Milan, Romagnoli capitano con delega al taglio ingaggi

Il difensore centrale è sempre più leader dei rossoneri: adesso tratta la delicata questione con il club
Romagnoli© LAPRESSE
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MILANO - Alessio Romagnoli è sempre più dentro le dinamiche del Milan. Il difensore nel corso degli anni in rossonero si è responsabilizzato diventando capitano della squadra dal campionato scorso con la gestione Gattuso. Un leader silenzioso che ha il rispetto e la considerazione di tutto lo spogliatoio e della società. E in questi giorni è in costante contatto con lo staff tecnico e con la dirigenza, in particolare con Paolo Maldini e Frederic Massara, per stimolare i compagni di squadra ad allenarsi nel miglior modo possibile in un periodo anomalo e difficile. Romagnoli è uno dei pochi giocatori che si è collocato in prima linea per cercare di prendere decisioni importanti sull’argomento stipendi. Alessio in rappresentanza del gruppo milanista ha già avuto videochiamate con la dirigenza per provare ad impostare la base su cui si andrà a lavorare per il taglio degli emolumenti. Il capitano ha fatto da portavoce della volontà dei giocatori e si è detto disponibile a lavorare in accordo con il club per la riduzione dell’ingaggio per quei mesi in cui non si è giocato.

In un momento difficile per il mondo del calcio è una necessità pure per il Milan moderare gli stipendi, e oltre i giocatori anche lo stesso Ivan Gazidis si è detto disposto a decurtarsi la paga. La crescita costante di Romagnoli non è avvenuta solo in campo, ma anche nella gestione del gruppo e dei rapporti interni, ed è stata apprezzata pure in sede tanto che sarà uno dei fattori per il suo rinnovo. Il Milan vuole puntare sul difensore centrale ancora per molti anni, facendo di Alessio una bandiera rossonera com’è stato in passato Alessandro Nesta, l’idolo e il riferimento di Romagnoli (scelse il numero 13 proprio in onore del difensore ex Lazio). 

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