Milan e Rangnick a carte scoperte: niente spazio per Ibrahimovic e Maldini

Il manager Red Bull ha lanciato nuovi messaggi nel momento chiave, dopo il contatto pre-lockdown il tedesco chiede carta bianca
Milan e Rangnick a carte scoperte: niente spazio per Ibrahimovic e Maldini
Furio Fedele
2 min

MILANO - Ralf Rangnick è uscito allo scoperto, dettando le condizioni per accettare di allenare il Milan 20-21. L’ha fatto più volte, l’ultima di recente evidenziando come da parte del club rossonero non ci sia, forse, una convinzione totale nella scelta del suo profilo. «C'è stato un interessamento, ma con il coronavirus ci sono state altre cose da considerare, oltre a pensare se Rangnick fosse l'uomo giusto per loro...Non sono interessato agli aspetti finanziari, per me si tratta di avere una certa influenza, che non c'entra con il potere...» ha detto Rangnick. Il messaggio è forte e chiaro. Rangnick si siederà sulla panchina rossonera solo quando sarà sicuro di avere carta bianca. Per ottenere questa garanzia si può supporre che non sarà possibile la convivenza con l’attuale Dt Paolo Maldini e con l’onnipotente Zlatan Ibrahimovic.

Incompatibili

Non è certo stata archiviata la considerazione fatta, a metà febbraio, dall’ex-capitano rossonero («Rangnick? Sinceramente, da direttore dell’area sportiva, con il dovuto rispetto, non credo che sia il profilo giusto per associarlo al Milan...») con l’obiettivo di salvare la panchina di Pioli. Per quanto riguarda Ibra, appare eccessiva la confidenza che lo svedese dimostra nei confronti della società rossonera. Ancora ieri, alla vigilia della riapertura di Milanello in programma nel week-end, l’attaccante svedese non ha manifestato l’intenzione di tornare da Stoccolma a Milano dove è atteso dalla quarantena prevista dall’attuale protocollo. Rangnick, quindi, vuole confrontarsi solo ed esclusivamente con una situazione chiara dove le gerarchie e le regole siano precise e, soprattutto, uguali per tutti. Del resto lo stesso ad Gazidis sta valorizzando le figure di Hendrick Almstadt (che dovrebbe diventare a tutti gli effetti il nuovo direttore sportivo) e Geoffrey Moncada che lo affiancherebbe come capo-scout con più poteri decisionali rispetto al passato. [...]

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