Milan, Gazidis dà la carica: "Contro la Juve voglio il massimo"

L'ad rossonero ha incontrato la squadra a Milanello: i giocatori hanno rinunciato al 50% dello stipendio di aprile
Milan, Gazidis dà la carica: "Contro la Juve voglio il massimo"© LAPRESSE
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MILANO - Per carpire l'importanza di questo Juventus-Milan, grande classica perfetta come raggio d'alba del calcio italiano, basta una sola immagine: Ivan Gazidis, 96 giorni dopo, torna a Milanello per seguire da bordocampo l'allenamento della squadra. Manca invece Paolo Maldini, finora la figura più presente al centro sportivo, vero collante tra squadra e società: tra i due dirigenti non c'è ancora stato un vero chiarimento dopo il licenziamento di Boban e l'atmosfera resta pesante in attesa dell'epilogo, ormai scritto ma procrastinato dopo il termine della stagione per il bene del club. Tra l'amministratore delegato e la squadra, invece, c'è un lungo confronto negli spogliatoi e in particolare viene confermato l'accordo per il taglio degli stipendi: i giocatori, come da loro stessa proposta inoltrata ormai due mesi fa, rinunciano al 50% del salario per il solo mese di aprile. Un risparmio per le casse del club di circa 5 milioni di euro.

Proprio le lungaggini su questo tema sono uno dei quesiti che i giocatori porgono a Gazidis: l'amministratore delegato chiede scusa per l'attesa - ricordando però la solidità economica della proprietà, molto concentrata in questo periodo sul discorso nuovo stadio - e rilancia, promettendo una maggiore presenza al centro sportivo e invitando la squadra a dare il 200% per la gara contro la Juventus. La Coppa Italia è infatti per il Milan il grande obiettivo rimasto in questa stagione disgraziata, dove un posto in Europa League è ormai il massimo risultato raggiungibile. Gazidis invece tace sul fronte del nuovo allenatore e spiega ai giocatori che nessuna decisione ufficiale è stata ancora presa: parole di facciata perché Rangnick è il grande favorito per la panchina e lo stesso Pioli è conscio che nemmeno un clamoroso exploit in Coppa Italia potrebbe garantirgli la conferma. Ma il tecnico vuole lasciare un buon ricordo e - magari - alzare al cielo il primo trofeo della carriera: rimontare l'1-1 contro la squadra dove ha vinto molto da calciatore è condizione necessaria, un'impresa che darebbe anche un nuovo slancio alla sua carriera.


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