Galliani: "Shevchenko un amico, ma tiferò Milan"

L'ad del Monza: "Il mio cuore è rossonero, spero che il Genoa possa fare bene. Andrij, ha avuto questa possibilità al Genoa e l'ha colta"
Galliani: "Shevchenko un amico, ma tiferò Milan"© LAPRESSE
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MONZA - "Una buonissima partita quella di ieri sera dopo quella col Como. Stiamo recuperando molti infortunati. Mota è stato fuori a lungo, ora sta bene e dimostra il suo valore". Lo ha dichiarato Adriano Galliani, ad del Monza, a Radio Sportiva: "La Serie B è un campionato complicato e soprattutto equilibrato, non ci sono le differenze che ci sono in A tra squadre di vertice e di bassa classifica. Trovo assurdo che ci siano tre promozioni e quattro retrocessioni. Ogni anno cambia il 35 per cento delle squadre, non c'è stabilità. Ora c'è il progetto Gravina che speriamo vada avanti. Non puoi cambiare ogni anno tutte queste squadre. La riforma è pensata sempre per mantere 20 squadre. Io ho sempre pensato che in Italia non ci fosse spazio per più di tre campionati professionisti. Io ho sempre pensato da vecchio dirigente calcistico che il calcio italiano dovesse avere 60 società, tre campionati nazionali. E poi tutto il mondo semiprofessionistico e dilettantistico".

Sheva un amico, ma stasera tifo Milan

"Il Calendario di Serie A? Io ho fatto il presidente della Lega di A, non voglio dare consigli a nessuno. Certamente è interesse di tutto il calcio italiano che la nostra nazionale sia messa nelle condizioni migliori condizioni possibili per andare al Mondiale. Non andarci due volte di fila sarebbe molto grave". Genoa-Milan di stasera con Shevchenko e Tassotti avversari: "Non solo loro due saranno avversari del Milan, anche il professor Zangrillo è un mio carissimo amico. Ma il mio cuore è rossonero, spero che il Genoa possa fare bene, ma è chiaro che chi è stato ad del Milan per 31 anni ha tatuato il colore rossonero sulla pelle. Ho sentito Andrij, l'ho sempre sentito dal 2006 quando è andato via dal Milan sino ad oggi. Spesso viene a Milano e ci vediamo, è un caro amico. Lui voleva fare un'esperienza dopo l'Ucraina in un club. Me lo ha sempre detto. Ha avuto questa possibilità al Genoa e l'ha colta. Andrij è un ragazzo intelligente, si applica molto, è preciso. Secondo me farà un'ottima carriera da allenatore".

Il Milan e lo Scudetto

"Il Milan può tornare a vincere lo scudetto? Mi auguro che possa farcela - prosegue Galliani - Non mi perdo una partita del Milan se non è in concomitanza col Monza. L'ultima che ho visto quella col Sassuolo. Io non amo dare consigli, sono un tifosissimo del Milan. Una squadra che sino a due settimane fa non aveva perso una partita in campionato, è in una posizione buonissimo. In nove dieci mesi della stagione calcistica qualche alto e basso è inevitabile. Anche a Firenze non aveva giocato male, aveva perso per qualche errore individuale al di là del gioco. Speriamo bene".

Il legame con Paolo Maldini

"Paolo e la sua famiglia, papà Cesare che ho conoscituo bene, è il Milan. Io ricordo che a volte capitava di non raggiungere subito l'accordo col dottor Bonetto per il suo contratto da calciatore. Ma poi Cesare mi diceva sempre che non lo avrebbe mai portato via dal Milan. Era il periodo romantico del calcio. Richiedeva quello che era giusto ma premetteva sempre che non lo avrebbe portato via dal Milan".

La finale di Coppa Campioni del '63

"La Rai nel 1963 non diede in diretta la finale di Coppa dei Campioni tra Milan e Benfica - racconta Galliani - Ma siccome in Svizzera la trasmettevano, io me ne andai in Svizzera a vederla. C'era il monopolio, non c'era la concorrenza delle tv private. Il capitano di quel Milan era Cesare Maldini. Noi, il Milan, siamo l'unico club al Mondo che ha alzato la Coppa dei Campioni col papà e col figlio. Berlusconi? Sta bene. E' in grande forma. Ho pranzato con lui ieri. E' diventato un grande tifoso del Monza. E' in forma, attivissimo", ha concluso.


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