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Napoli e Milan si sono avvicinate allo scontro al vertice della 28ª giornata di Serie A in modi molto diversi. Da una parte la squadra di Luciano Spalletti fresca di aggancio ai rossoneri al comando della classifica e reduce da tre successi nelle ultime cinque partite di campionato, dall’altro quella di Stefano Pioli che ha racimolato solo due punti contro Salernitana e Udinese perdendo quattro punti molto pesanti nella corsa allo scudetto che riguarda anche l’Inter.
Napoli-Milan di nuovo di fronte dopo meno di tre mesi
Al “Maradona” si rinnoverà una sfida che fa parte della storia del calcio italiano e che si è giocata per l’ultima volta meno di tre mesi fa, scherzi del calendario asimmetrico della Serie A introdotto da questa stagione. A San Siro il 19 dicembre un gol di Elmas in apertura costò al Milan la prima sconfitta interna della stagione e rafforzò le statistioche da incubo di Pioli nei confronti diretti con Spalletti.
Spalletti e l'"amuleto" Pioli: il tecnico del Napoli imbattuto in 11 precedenti
Su undici precedenti complessivi tra campionato e Coppa Italia, infatti, il tecnico emiliano non ha mai vinto, raccogliendo appena tre pareggi a fronte di ben otto sconfitte. Un “peso” che di certo non ha condizionato la preparazione della partita da parte di Pioli, ma del quale l’allenatore del Milan vorrà cercare di liberarsi, consapevole di quanto possa essere importante strappare i tre punti in casa degli azzurri nell’ultimo scontro diretto della stagione del Milan che riequilibrerebbe anche il computo delle sfide dirette con il Napoli, potenzialmente decisivo in caso di arrivo a parità di punti.
Pioli-Spalletti, 15 anni fa il primo incrocio
Pioli e Spalletti si sono incrociati per la prima volta in campionato nella stagione 2006-2007, la prima dell’attuale tecnico rossonero in A alla guida del Parma, mentre l’allenatore toscano era sulla panchina della Roma: curiosamente Pioli, sconfitto 4-0 all'andata al "Tardini", su esonerato dal Parma proprio alla vigilia della gara di ritorno dell'Olimpico e sostituito da Claudio Ranieri, che meno di tre anni dopo avrebbe preso il posto proprio di Spalletti sulla panchina giallorossa. Limitatamente al campionato, Spalletti vanta sei vittorie sul collega con due pareggi, con un computo di ben 24 gol realizzati e appena sette subiti.