Milan-Inter, lotta scudetto in cifre: rossoneri più aggressivi, nerazzurri più manovrieri

A 270 minuti dalla fine le duellanti sono divise solo da due punti, ma le statistiche della Serie A evidenziano come Pioli e Inzaghi si siano affidati a stili di gioco molto differenti per raggiungere il medesimo obiettivo
Milan-Inter, lotta scudetto in cifre: rossoneri più aggressivi, nerazzurri più manovrieri© Inter via Getty Images
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Dopo 35 giornate di campionato a dividere Milan e Inter sono soltanto due punti. Un’inezia quando mancano solo 270 alla fine di un campionato che ha visto due squadre della stessa città duellare per la conquista dello scudetto, evento rarissimo tanto nella storia delle due società milanesi, quanto del calcio italiano.

Milan-Inter, volata scudetto come Juventus-Torino del 1977

I precedenti sono pochi e il più celebre è sicuramente quello che coinvolse Juventus e Torino, che nel 1977 diedero vita ad un vero e proprio campionato nel campionato, con i bianconeri a spuntarla dopo aver ottenuto 51 dei 60 punti all'epoca disponbili contro i 50 dei granata. Quest’anno Milan e Inter si sono concesse qualche battuta di arresto in più, ma il testa a testa è anche nei numeri e nelle statistiche delle due squadre, che stanno primeggiando con caratteristiche di gioco ben differenti.

Inter "dominante": primo posto per tiri, cross e calci d'angolo

Ad un primo sguardo è l’Inter la formazione dominante del campionato, alla luce dei tanti primi posti che la squadra di Inzaghi può vantare nelle graduatorie di squadra: non solo il miglior attacco e miglior difesa, ma anche il maggior numero di tiri totali, di assist, di cross e di calci d’angolo. Cifre che evidenziano come i nerazzurri pratichino un calcio offensivo, di dominio e di occupazione della metà campo avversaria. Il Milan, tuttavia, ha saputo rispondere con le proprie armi e con un pizzico di efficacia in più, al di là del vantaggio minimo in classifica.

Sviluppo di gioco: l'Inter si affida a Brozovic, il Milan a Theo

A rivelarlo è la stessa presenza di tre giocatori dell’Inter nella graduatoria dei calciatori che hanno toccato più palloni: si tratta di Marcelo Brozovic (4°), Milan Skriniar (9°) e Nicolò Barella (14°) nella classifica guidata dal sassolese Maxime Lopez e che non vede nessun milanista tra i primi 15. Un chiaro segnale di come Pioli abbia prediletto una manovra più corale, fluida, rapida e “variegata”, oltre che meno prevedibile, che ha cercato più linee di gioco sugli esterni, se è vero che gli unici due giocatori del Milan che compaiono ai primi posti delle classifiche individuali sono quelli della catena di sinistra, con Rafa Leao primo per distacco per dribbling riusciti (93 contro i 63 di Caprari secondo) e Theo Hernandez nella top 15 dei recuperatori di palloni. 

Le vie dello scudetto: Inter più possesso, Milan più pressing

Un’ulteriore conferma dello stile di gioco attuato dal Milan viene dalla maggior precisione al tiro, perché se l'Inter svetta nelle classifiche delle conclusioni totali e nello specchio, i rossoneri sono stati più precisi, con un tiro nello specchio su tre tentativi contro i 2,5 dei rivali. E ancora il Diavolo ha quattro punti percentuali in meno in fatto di possesso palla (58% per l’Inter, 54% per i rossoneri), che si traducono anche in un numero assai inferiore di passaggi: oltre 18370 per l’Inter, 16600 per la capolista, che fa circolare il pallone più di prima e che è più reattiva e performante in fase di pressing e di recupero palla, come testimoniato dal primato dei rossoneri nella classifica delle squadre che hanno vinto più contrasti (381 a 308) e nei poco meno di 200 palloni recuperati in più rispetto ai cugini (2232 vs 2054). Cifre che dopo 35 partite non sono più casuali e che esprimono due modi differenti per raggiungere lo stesso obiettivo: arrivare davanti a tutti e fare esultare una metà del cielo cittadino…


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