Milan, stadio e ricavi: la strategia di Investcorp per il futuro

Gli ultimi dettagli sulla cessione: sponsorizzazioni da ridiscutere, closing previsto intorno a fine mese
MILAN - 4.167.000 tifosi© LAPRESSE
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MILANO - Prende forma la struttura finanziaria che Investcorp ed Elliott stanno organizzando in queste settimane per la cessione del Milan al fondo del Bahrain. La quotazione del club rossonero è molto alta, la cifra è di un miliardo e duecento milioni di euro, per cui i futuri proprietari potrebbero investire ben 800 milioni di risorse proprie mentre gli altri 400 milioni saranno finanziati dalle banche di profilo mondiale, dunque il 70% delle risorse sarebbero di “permanent capital”. Elliott nel corso degli ultimi mesi ha ricevuto diverse manifestazioni d’interesse ma ha deciso di sedersi al tavolo delle trattative con il fondo del Bahrein proprio per la cifra imponente messa sul piatto.

Trattativa

In queste ore si sta discutendo proprio sul debito che Investcorp creerebbe con il finanziamento, e secondo indiscrezioni Elliott vorrebbe che non andasse a gravare sulle finanze del Milan. Il dialogo tra le parti è costante, si procede senza grossi intoppi ma i tempi potrebbero leggermente dilatarsi verso la settimana prossima. In questa fase ci sono due team di lavoro dedicati. Il primo che ha analizzato nel dettaglio tutti i conti del Milan senza rilevare criticità, il secondo invece sta già lavorando al business plan. Una volta che si troverà l’accordo arriveranno le firme vincolanti, in attesa del passaggio di quote vero e proprio, ovvero il closing. La data non è stata ancora stabilita ma è possibile che l’atto conclusivo arrivi tra fine maggio e inizio giugno.

Aumento dei ricavi

La nuova proprietà lavorerà molto sull’aumento dei ricavi, solo così potrà aumentare la spesa per il miglioramento della squadra attraverso il calciomercato. Il modello di business che verrà attuato sarà quello impostato da Elliott, poi toccherà al fondo arabo sviluppare nel corso dei mesi un progetto per ampliare la cerchia di sponsor e partnership internazionali. In quest’ottica verranno rivisti i contratti con Puma e Fly Emirates, anche alla luce dei due anni consecutivi di partecipazione del club alla Champions League (il secondo è aritmetico da pochi giorni). Il fondo arabo in ambiente finanziario viene descritto come solido e sicuro, e alle spalle ci sono importanti famiglie del Golfo Persico. In primis Mubadala, il fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti, ma anche altri importanti investitori. E poi c’è il progetto stadio che sarà fondamentale sotto quest’ottica. Investcorp è molto attivo nel ramo immobiliare e spingerà forte sull’acceleratore per costruire un impianto sportivo all’avanguardia accanto all’attuale San Siro, ma resta sempre il piano B che ultimamente sta prendendo corpo in seguito alle note problematiche burocratiche con il comune di Milano.


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