Ultimatum al Milan: cala il gelo tra Elliot e Investcorp

Il percorso di cessione al fondo del Medio Oriente è ormai a un bivio: o si accelera con un rilancio economico oppure tramonta l’affare
Ultimatum al Milan: cala il gelo tra Elliot e Investcorp© LAPRESSE
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Comincia a scricchiolare la fiducia del fondo Investcorp di condurre in porto l’acquisizione del Milan. Il fondo del Bahrain sperava di raggiungere molto più semplicemente un accordo con la proprietà americana per mettere le mani sul club di via Aldo Rossi. Ma dopo un mese di trattativa esclusiva, e dopo aver completato la due diligence senza ravvisare criticità sui conti del Milan, è caduto il silenzio tra le parti. Da ambienti vicino Investcorp serpeggia malumore per alcune notizie circolate nei giorni scorsi sul conto del fondo del Bahrain, specialmente sull’impalcatura finanziaria dell’operazione che sta portando avanti il gruppo di Mohammed Al Ardhi.

Non arrivano commenti di nessun tipo da parte di Elliott sull’insoddisfazione di Investcorp, ma la famiglia Singer ha sempre specificato che non ha nessuna urgenza di vendere il club e lo farà solamente alle condizioni migliori. Per condizioni non s’intende solamente chi offre più denaro per il club, ma anche come s’intenda costruire l’operazione a livello finanziario. Con Investcorp l'intoppo sembra essere proprio sul finanziamento che la società del Bahrain vorrebbe mettere in piedi per il Milan. Elliott non vorrebbe che il debito finisse sulle spalle del club, ma dall’altro lato il fondo del Medio Oriente fa sapere che i soldi per chiudere l’operazione ci sono, e che non abbia bisogno di trovare dei partner per concludere l’affare.

I costi

L’offerta di un miliardo e duecento milioni di euro ha fatto inizialmente vacillare Elliott, che ha deciso di concedere l’esclusiva sedendosi al tavolo delle trattative. Poi quando è emerso che 400 milioni dovevano arrivare da un finanziamento con le banche e altri 400 con l’ingresso di parti terze, allora il dialogo si è raffreddato. Eppure Investcorp è un fondo con oltre 40 miliardi di dollari, con alle spalle importanti famiglie del Gonfo Persico, ma è la modalità dell’investimento che potrebbe non aver convinto fino a oggi la famiglia Singer.

Le altre proposte

Si registra gelo tra le parti, schermaglie che potrebbero portare a due strade. O si accelera per la chiusura dell’affare, probabilmente con un rilancio economico e con una struttura diversa dell’operazione da parte del fondo del Bahrain, oppure c’è il rischio che possa tramontare l’intero affare. Inoltre Elliott non ha ricevuto solo un’offerta e sta valutando anche ulteriori proposte. Infatti Red Bird Capital, fondo degli Stati Uniti, si è fatto avanti con una proposta di un miliardo di euro e avrebbe le carte in regola per gareggiare con Investcorp. Gerald Joseph Cardinale, fondatore di RedBird Capital, lo scorso dicembre è stato ospite nel podcast “Are You Not Entertained”, e durante l’intervista ha spiegato il piano di sviluppo del fondo Usa in Europa: «Prima di fare gli investimenti che abbiamo fatto nel calcio europeo abbiamo fatto ricerche e studi davvero approfonditi su squadre e sul mercato, per cercare di capire meglio». 

Red Bird infatti ha acquistato il 10% delle quote del Liverpool e ha rilevato l’85% del Tolosa in Francia e intende espandersi ancora di più investendo nei club in Europa. «Ci siamo convinti che non c’è bisogno di spendere una grande quantità di denaro per vincere, si può essere intelligenti Puoi vincere e allo stesso tempo non sacrificare la liquidità della squadra», ha specificato Cardinale qualche mese fa. Il Milan potenzialmente può essere una grossa occasione, ma anche in questo caso dovranno esserci i presupposti giusti altrimenti Elliott potrebbe anche decidere di tenere la squadra e andare avanti, in attesa di proposte migliori.


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