Ibra, un gol per lo scudetto e per la storia, tra Piola e Costacurta

Nella partita contro il Sassuolo che può regalare il Tricolore ai rossoneri l'attaccante svedese partirà ancora dalla panchina, ma il suo ingresso in campo sembra probabile: che sia o meno l'ultima in Serie A gli obiettivi, anche personali, non mancano...
Ibra, un gol per lo scudetto e per la storia, tra Piola e Costacurta© BARTOLETTI
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È l’unico giocatore della rosa del Milan che già conosca la gioia e le emozioni che può regalare la vittoria di un campionato, per un dato che spiega come la squadra di Stefano Pioli sia già riuscita ad andare oltre i propri limiti non solo tecnici.

Milan, Ibrahimovic leader non giocatore: da febbraio solo 100 minuti in campo

Zlatan Ibrahimovic inizierà dalla panchina, come successo per larghi tratti di questa stagione, alla partita che potrebbe regalare ai rossoneri il 19° scudetto della propria storia, pronto però a incoraggiare i compagni con la propria esperienza e la propria leadership, come è successo in tutte queste settimane nelle quali, complici i tanti guai fisici e la volontà di Pioli, condivisa dallo svedese, di non toccare una formazione e un assetto tattico che hanno funzionato benissimo, i minuti giocati dal numero 11 rossonero sono stati davvero pochi. Del resto i numeri parlano chiaro: Ibra non gioca titolare dalla terza partita del 2022, in casa contro lo Spezia, e da quel momento ha messo insieme solo spezzoni per un totale di circa 100 minuti e nessun gol.

Milan, contro il Sassuolo l'ultima di Ibrahimovic?

La sensazione, però, è che al Mapei Stadium Zlatan giocherà, anche se magari solo per qualche minuto. Che sia una passerella, concetto che però di certo non piace a un giocatore con il carattere e l’orgoglio dello svedese, qualora la partita contro il Sassuolo si metta subito bene, o viceversa, come risorsa tecnica cui attingere qualora il risultato non si sbloccasse o ci sia addirittura da rimontare. Se sarà l’ultima partita in Serie A, con la maglia del Milan o addirittura della carriera per Ibra lo si saprà solo nei prossimi giorni, perché da bravo leader Zlatan ha capito che ora più che mai conta il gruppo, per un traguardo che comunque lo svedese sentirebbe anche proprio, per quegli otto gol realizzati nella prima parte del campionato, preziosi e in qualche caso anche decisivi, come quello contro la Roma o del pareggio a Udine.

Non solo scudetto: Zlatan Ibrahimovic insegue un doppio traguardo

Certo, se a segnare proprio il gol dello scudetto fosse proprio Ibrahimovic il coronamento della favola, il lieto fine del film sarebbe perfetto, per la squadra e per il diretto interessato, pronto a festeggiare il quinto trionfo in Serie A della carriera (ai quali aggiungere i due vinti sul campo con la Juve e tolti da Calciopoli), ma anche un prestigioso traguardo personale. In caso di rete al Sassuolo, infatti, Ibra diventerà il secondo marcatore più “anziano” della storia del massimo campionato italiano, a 40 anni e 231 giorni, davanti anche a Silvio Piola, che nel 1954 andò in gol a 40 anni e 131 giorni) e dietro al solo Alessandro Costacurta, autore di uno storico gol su rigore all’Udinese (il terzo in assoluto in A) nell’ultima gara della carriera, il 19 maggio 2007, a 41 anni e 25 giorni. Niente male per un collezionatore di record come Zlatan, che a quel punto potrebbe anche andare a caccia della doppietta che lo farebbe salire a quota 10 reti e quindi mantenendo quella doppia cifra che Ibra ha raggiunto finora in otto dei suoi nove campionati di Serie A, con la sola eccezione della stagione 2005-06 con la Juve (7 gol) e compresa la tormentata annata a metà del suo ritorno al Milan, da gennaio 2020 ad agosto, con in mezzo il lockdown, chiusa proprio a quota 10 gol.


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