Milan, dopo lo Scudetto la cessione a RedBird: i piani per il futuro

La valutazione del club da 1,3 miliardi potrà salire a 1,8: Elliott rimane in minoranza, la dirigenza sarà confermata
Milan, dopo lo Scudetto la cessione a RedBird: i piani per il futuro© LAPRESSE
Andrea Ramazzotti
3 min

REGGIO EMILIA - Questi sono i giorni della festa e la trattativa per la cessione del Milan può attendere. Ancora un po', anche perché il tavolo è apparecchiato e stavolta non ci saranno sorprese. Ieri però la scena è stata tutta della famiglia Singer, rappresentata al Mapei Stadium non solo da Gordon, ma anche dal padre Paul. È stata la sua prima partita dei rossoneri di quest'ultimo e si è goduto il momento alla grande. Alla fine è sceso in campo, visibilmente emozionato, ma è andato anche negli spogliatoi a complimentarsi con i giocatori. È stato travolto anche lui dalla festa e la compostezza che solitamente lo contraddistingue, stavolta se n'è andata. La vittoria dello scudetto non cambierà gli scenari relativi al controllo della società. Elliott andrà avanti con la linea scelta e cederà la maggioranza a RedBird Capital Partners. Sarà una svolta epocale, l'ennesima degli ultimi anni. Chiaramente in questi giorni di festeggiamenti i riflettori saranno più puntati sulla squadra, ma gli avvocati continueranno a lavorare e non ci sarà da aspettare molto per arrivare alla fumata bianca.

Quasi fatto

Bloomberg ha parlato di contratto preliminare già firmato, ma naturalmente servono altri passaggi per arrivare al closing ovvero quando ci sarà il trasferimento delle azioni. Il gruppo di Gerry Cardinale, che ha superato con la sua proposta Investcorp (ora ritiratosi dalla contesa), gestirà la società di via Aldo Rossi insieme a Elliott. RedBird avrà comunque la maggioranza, ma si avvarrà della dirigenza attuale che ha svolto un ottimo lavoro. Gazidis, Maldini e Massara resteranno tutti al loro posto, non a caso ieri l'ad ha annunciato il prolungamento del contratto del dt. Da capire che fetta di azioni si terrà la famiglia Singer. La valutazione complessiva del club adesso sarà vicino a 1,3 miliardi di euro, ma nel corso degli anni potrebbe salire fino a 1,8. Soprattutto se il progetto per la costruzione del nuovo stadio prenderà quota. Ecco perché Elliott resterà dentro e perché le quote che ha in mano ora, in futuro potrebbero aumentare di valore.

Sogni

Lo scudetto vinto ieri aiuterà la nuova proprietà a puntare ancora più in alto partendo da basi solide. Non solo perché in Champions la prossima stagione i rossoneri saranno nell'urna dei campioni (la prima) e avranno un girone in teoria più semplice di quello dell'anno scorso. In più giocheranno la finale di Supercoppa italiana (probabilmente a gennaio in Arabia Saudita) contro l'Inter e potranno prendersi la rivincita dopo l'eliminazione dalla semifinale di Coppa Italia. RedBird e Cardinale sono ambiziosi: gestiscono capitali per 6 miliardi di dollari e sono abituati ad avere successo in qualunque attività si buttano. Con Elliott c'è feeling e la volontà di andare avanti insieme, per il bene dell'investimento comune. Che sarebbe il Milan. Ieri di RedBird a Reggio Emilia non c'era nessuno, ma a New York, dove Cardinale e i suoi uomini lavorano, avranno festeggiato. La nuova era sta per iniziare. Con lo scudetto sul petto. Mica male.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan, i migliori video