Massara ancora uomo Milan: ma una volta lo spaventò parecchio

Ieri il dirigente rossonero ha rinnovato il contratto insieme a Paolo Maldini, ma tanti anni fa fece male al Diavolo
Massara ancora uomo Milan: ma una volta lo spaventò parecchio© LAPRESSE
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Nel settembre del 1992, un attaccante spaventò moltissimo il Milan di Capello. Trent'anni dopo quell'uomo, ormai dirigente sportivo, ha firmato per altri anni come uomo mercato del Diavolo scudettato. Lui, Frederic Ricky Massara, uno dei maggiori artefici del titolo grazie alle intuizioni in sede di calciomercato. Lui, che quel pomeriggio all'Adriatico, alimentò il sogno del Pescara e l'incubo dei rossoneri.

Massara: che intesa con Allegri nel Pescara di Galeone

Metti su una panchina Galeone; in campo, poi, aggiungi l'estro di un giovane Max Allegri e la rapidità di un attaccante come Massara. Avrai una squadra spettacolare, bella da vedere, ma troppo perforabile in difesa. E infatti, quel Pescara, retrocederà con 73 gol al passivo. Ma quel pomeriggio di settembre 1992 è ancora una giornata da ricordare. La neopromossa la settimana prima ha espugnato l'Olimpico di Roma contro i giallorossi e galleggia all'altezza dei sogni.

Arriva il Milan campione d'Italia per l'esordio in casa. Passano pochi secondi e gli abruzzesi sono già avanti grazie ad Allegri su cross proprio di Massara e colpo di testa di Borgonovo a spiazzare la difesa. Tra il 3' e il 6', però, Maldini (toh) e Lentini ribaltano la situazione. Tra l'11' e il 14', però, Franco Baresi firma due autogol spiazzando Antonioli: 3-2 per il Pescara.

Al 23' continua il valzer dei gol e sembra il momento topico della partita perché Galeone si porta sul 4-2. Allegri è imprendibile e lancia per la velocità di Massara che, beffato il fuorigioco, se ne va solo verso Antonioli, lo dribbla e con grande freddezza firma il poker. I tifosi sono in visibilio. Massara conferma di essere meritevole del coro ideato tutto per lui: “Mi innamoro solo se assomiglia a Massara”. La storia di quel pomeriggio però è ancora tutta scrivere: l'uragano Van Basten, con una tripletta, spezzerà il sogno pescarese. Per Massara resterà un pomeriggio da ricordare.

Massara: in quel torneo di Serie A altri due gol

Massara troverà poi ancora la via della rete all'ottava giornata contro l'Inter – altra squadra per cui ha lavorato – e alla tredicesima contro la Sampdoria. Chiuderà con 27 presenze complessive, ma purtroppo con l'ultimo posto a causa di 23 sconfitte subite, clamorose imbarcate e molti cambi di allenatori.


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