Milan, Pioli in ripartenza con Ziyech e Berardi

I rossoneri si ritrovano in giornata con il Tricolore sulle maglie e un mercato che deve ancora portare autentici colpi grossi
Milan, Pioli in ripartenza con Ziyech e Berardi© LAPRESSE
Pietro Guadagno
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MILANO -  L’obiettivo è tornare a respirare quell’aria di magia che ha accompagnato il Milan per tutta la scorsa stagione e che è stata decisiva per conquistare lo scudetto. Oggi i campioni si ritrovano e sulle loro maglie sarà cucito quel tricolore strappato con le unghie e con i denti, e festeggiato soltanto un mese e mezzo fa. Già, poche settimane che adesso sembrano molte di più. Perché da allora è successo davvero di tutto: l’annuncio del cambio di proprietà, il quasi-strappo con Maldini che ha prodotto un rinnovo di contratto faticoso, complicato e concluso solo al fotofinish, ovvero il 30 giugno, e come conseguenza un mercato che, di fatto, non è nemmeno partito.

Spirito e valori

Inutile nasconderlo, quell’entusiasmo travolgente che aveva letteralmente elettrizzato il popolo rossonero è in parte scomparso, sorprendentemente consumato dall’incertezza per quello che sarebbe accaduto. Ecco perché diventa fondamentale innanzitutto recuperare lo spirito, l’unità e la compattezza. Il resto può arrivare anche dopo, perché come ha dimostrato il Milan l’anno scorso si può vincere anche senza essere i più forti. Dovrà pensarci soprattutto Pioli. Si è rivelato uno splendido condottiero, ha cementato il gruppo, creando una sintonia e una coesione non banali. 

Triumvirato

Anche la sua estate, c’è da credere, non deve essere stata tra le più tranquille. Celebrato da ogni tifoso che lo incrociava, in parallelo, viveva con un pizzico di apprensione le evoluzioni societarie. I canali di comunicazione con Maldini e Massara sono rimasti costantemente aperti e anche Pioli ha partecipato alla loro attesa, incrociando le dita affinché non ci fossero intoppi. Quando la vicenda si è chiusa, ha tirato un sospiro di sollievo. Il triumvirato tecnico con i due dirigenti andrà avanti, ma soprattutto, finalmente, ci si potrà occupare soltanto di campo, e di mercato...

Ritardo sul mercato

Già, perché da quel punto di vista il Milan deve recuperare terreno. Lo ha riconosciuto lo stesso Maldini a rinnovo appena sottoscritto: «Siamo un po' in ritardo». Da mesi erano stati individuati una serie di obiettivi per rinforzare l'organico: Origi per l’attacco, Renato Sanches per il centrocampo e Botman per la difesa. È arrivato soltanto il primo, forse perché era l’unico svincolato. Il terzo è sfumato una settimana fa, ma l’operazione si era già arenata per i dubbi della proprietà sull’opportunità di investire tanti soldi per un difensore. Resiste, ma è appeso a un filo, il portoghese: difficile però che il Paris Saint-Germain se lo faccia sfuggire.

Tutto sull'attacco

Il risultato è che occorre cambiare obiettivi e programmi, schiacciando necessariamente sull’acceleratore perché il campionato comincia tra soli quaranta giorni e poco conta che il mercato si concluderà due settimane dopo: il Diavolo dovrà essere completo per il via della serie A. La priorità è ora il rafforzamento dell’attacco: servono un trequartista ed un esterno destro, oppure un elemento in grado di coprire entrambi i ruoli. È sul quel reparto che si concentrerà la maggior parte del budget a disposizione, ovvero una cinquantina di milioni al netto delle cessioni. Tre, fondamentalmente, i nomi sul taccuino: Ziyech, per cui il Milan punta a ottenere un prestito oneroso con obbligo di riscatto dal Chelsea, Berardi con un appuntamento già messo in agenda con il Sassuolo e De Ketelaere, il gioiellino del Bruges, il più caro dei tre e anche il più difficile da raggiungere alla luce della concorrenza della Premier.


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