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Matteo Pessina al Monza. Un affare romantico per il centrocampista brianzolo della Nazionale, che indosserà anche la fascia di capitano nella squadra della sua città. Tutto vero. Ma, in quest'affare con la Dea condotto da Adriano Galliani, c'è un'altra squadra che ci guadagna ed è il Milan, ex club - per 31 anni - del "Condor".
Atalanta, Pessina al Monza: ci guadagna al Milan
Pessina è giunto all'U-Power Stadium, già Brianteo, per 3 milioni di prestito oneroso, più altri 12 di obbligo di riscatto a determinate condizioni. Il Milan, dal canto suo, incasserà una percentuale sulla successiva rivendita del giocatore, inserita al momento della cessione all'Atalanta nel 2017 (anno in cui Galliani cedette il timone della direzione sportiva rossonera). Il centrocampista, all'epoca, era stato acquistato per 3 milioni di euro comprensivi dei vari bonus subentrati nel corso delle ultime stagioni.
Pessina al Monza: nelle casse del Milan, un minimo di 3,5 milioni
Entrando nello specifico, l'Atalanta - a seconda del raggiungimento o meno di determinate condizioni - dovrà versare al Diavolo tra il 30 e il 50% della plusvalenza realizzata dalla Dea dalla cessione al Monza di Pessina, una cifra di poco superiore ai 11 milioni di euro. Il Milan incasserà allora un minimo di 3,5 milioni di bonus. Se, invece, Pessina fosse rimasto all'Atalanta e avesse superato le 100 presenze con la maglia della Dea, i rossoneri avrebbero incassato subito 2 milioni.