Giroud, Leao e De Ketelaere: 46 gol per il Milan

La “vecchia” coppia da 14 reti a testa, il belga ne porta altri 18. Pioli è pronto a puntare su loro tre per il debutto a San Siro
Giroud, Leao e De Ketelaere: 46 gol per il Milan
Adriano Ancona
3 min

Gol a raffica per il Milan che verrà: i numeri vanno in questa direzione, da Campioni d’Italia è lecito non farsi mancare nulla. L’acquisto-boom di De Ketelaere non ha solo acceso l’entusiasmo estivo, dopo una trattativa estenuante: il belga ha con sé i numeri, da tarare sulla difficoltà del campionato italiano, che superano nella produzione quelli di Leao e Giroud. Il futuro però è da comporre tutti insieme. L’unione fa la forza, in un attacco che non avrà Ibrahimovic fino al girone di ritorno e che non ha ancora scoperto Origi. Il nome nuovo che verrà scandito dallo speaker di San Siro, sabato sera, è quello di De Ketelaere: pronuncia corretta a parte, le scintille sono all’orizzonte. La new-entry del Milan arriva da una stagione con diciotto reti al seguito nel Bruges: il totale, inglobando gli altri due punteri, fa 46. Sulla scia di un campionato concluso dai rossoneri a suon di gol.

Saldo in attivo

Un reparto in fase di composizione - il De Ketelaere milanista è storia di settimana scorsa, in mezzo resistono gli interrogativi su Brahim Diaz - non toglie certo a Pioli le istantanee dell’ultima volata scudetto. Consumata grazie a un Giroud a tratti devastante, quando serviva. A un certo punto i suoi gol erano pochi ma buoni. Abbastanza, però, per mantenere il saldo in attivo. E, soprattutto, lasciare il Milan al comando della classifica. Olivier è stato l’uomo dei gol pesanti, uno più dell’altro: derby, Napoli e Lazio. La doppietta in rimonta sull’Inter, quando il Milan perdendo sarebbe precipitato in una voragine. Lo scontro diretto con Spalletti, diventato in quel momento il rivale numero uno per il titolo, più il gol dell’Olimpico quando era di nuovo Inzaghi a poter lasciare indietro i rossoneri. Oltre naturalmente al pomeriggio del Mapei Stadium il 22 maggio, la doppietta scolpita nella partita dello scudetto. Un totale di quattordici gol per Giroud - che quest’anno si ripromette di lasciare il segno anche in Champions League - in tutta la stagione, un primato condiviso con Leao. Il portoghese è stato spesso lo spacca-partite del Milan: il guizzo contro la Fiorentina, in particolare, seguito nella penultima di campionato da una volata che ha messo in ginocchio l’Atalanta. Un doppio frame da tricolore, dopo che Pioli ha cucito addosso a Leao un ruolo cruciale sulla trequarti milanista. E i numeri gli danno ragione. Integrandosi in una fase offensiva di alta produzione, una miscela esplosiva.

Cifra tonda

In più, anche il prossimo traguardo da cifra tonda conferisce a Giroud tutta l’intenzione di andare a segno. Contro l’Udinese, il francese può far lievitare i propri numeri. Verso il 250° segnato in una squadra di club. Tra l’inizio in Francia e le lunghe parentesi con Arsenal e Chelsea, Giroud l’anno scorso ha toccato la doppia cifra in campionato come non gli capitava dal 2017. E la banda Pioli, in generale, è emersa strada facendo da certe difficoltà realizzative. Ora si tratta solo di riallacciare il filo del discorso.


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