Pioli, c'è da lavorare su Leao e meno male che c'è Bennacer. Gasp, visto Malinovskyi?

Il pareggio di Bergamo stabilisce che la Dea sia sulla strada giusta per tornare l'EuroAtalanta, grazie anche alla reazione d'orgoglio dell'ucraino messo in discussione dal tecnico. Il Milan ha fatto un passo indietro rispetto al 4-2 all'Udinese. Urge che il portoghese acceleri la preparazione per ritrovare la condizione migliore
Pioli, c'è da lavorare su Leao e meno male che c'è Bennacer. Gasp, visto Malinovskyi?
Xavier Jacobelli
4 min

Pronti, via e Inter e Napoli si staccano già. Il Milan ha frenato a Bergamo, pareggiando una partita che ha rischiato di perdere contro la nuova Atalanta di Gasperini, protagonista di una prestazione degna dell'Età dell'Oro: i bergamaschi intendono rinverdirla, sono sulla strada giusta. Il pareggio finale è il risultato equo di un confronto giocato a ritmi molto elevati,  nonostante il campionato sia appena alla seconda giornata: primo tempo di marca atlantica, ripresa  di stampo milanista. Alla vigilia, Pioli aveva intuito le difficoltà dell'ostacolo nerazzurro, avvertendo i rossoneri sulla pericolosità degli avversari. Timori fondati. Merito evidente dei Campioni d'Italia è stato essere riusciti a rimontare con il gran gol di Bennacer. Per la prima volta, dopo cinque partecipazioni consecutive alle coppe continentali, la Dea corre per il campionato e per la Coppa Italia, non essendo impegnata nelle competizioni Uefa: un invito a nozze per un allenatore come Gasperini che ha nell'intensità agonistica e nella preparazione atletica quotidiana le sue carte migliori. A proposito.

Gasperini e Malinovskyi

Non è dato sapere se prima di vedere il Diavolo, Gasperini l'abbia fatto apposta dicendo ciò che ha detto su Malinovskyi, mettendone in dubbio la permanenza a Bergamo "perché è giusto che l'Atalanta sul mercato cerchi anche giocatori capaci di segnare più di 6 gol a stagione". Per la precisione: nella passata stagione, Malinovskyi ha segnato 6 gol in campionato e 4 nelle coppe, quindi 10.  Certo è che, se l'allenatore dell'Atalanta voleva pungolare l'orgoglio del campione ucraino, c'è riuscito riuscito alla grande, essendo risultato Ruslan fra i migliori. E non soltanto per il gol che ha portato in vantaggio i bergamaschi: l'ovazione alla sua uscita dal campo e quel coro della Curva Nord che l'ha invitato a restare a Bergamo la dicono lunga su quanto i tifosi nerazzurri tengano a Malinovskyi. Evidentemente, ci tiene anche Gasp, altrimenti non l'avrebbe schierato titolare. O no? In tema di mercato: Lookman continua a confermarsi un colpo felice. Contro la Samp aveva  segnato un gol pesante, con un'azione deliziata guarda caso dal tocco di Malinovksyi; contro il Milan è stato una spina nel fianco della difesa rivale. Annotazione che dà  un'idea di che cosa abbia in testa Gasperini: come a Marassi, anche a Bergamo ha chiuso la sfida mandando in campo i tre ragazzi di Zingonia: Scalvini, Okoli e Zortea. La linea verde è tracciata.

Pioli: "Siamo stati troppo frenetici. Leao deve entrare di più in area"

Pioli e Leao

Il Milan ha fatto un passo indietro rispetto al 4-2 rifilato all'Udinese. Tonali è tornato, ma gli serve tempo per guadagnare la migliore condizione. Dalla quale è ancora lontano Leao (un solo acuto: il gran tiro che ha sibilato accanto al palo alla sinistra di Musso). Il portoghese è uscito con il broncio per essere stato sostituito da Origi. Rebic e Diaz, i migliori nella prima giornata, hanno steccato nella seconda. Nel tentativo di cambiare marcia, Pioli ha cambiato tutta la line offensiva: fuori Messias, Diaz, Rebic e Leao; dentro Giroud, Origi, Saelemaekers e De Ketelaere. La musica non è cambiata, ma, al tempo: il Milan a Bergamo non ha perso due punti, contro questa Atalanta ne ha guadagnato uno.


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