Il 22 maggio scorso il Milan contro il Sassuolo aveva riavvolto il film della propria storia di 11 anni, tornando a festeggiare lo scudetto che mancava dal 2011. Cento giorni più tardi i rossoneri, al cospetto dello stesso avversario, fanno un salto indietro, ma questa volta in negativo, di quasi tre anni.
Milan, scatta l'allarme trasferta
Con lo 0-0 in casa del Sassuolo, infatti, che si unisce all’1-1 della seconda giornata sul campo dell’Atalanta la squadra di Stefano Pioli è tornata a non vincere per due trasferte consecutive di Serie A. L’ultima volta, e l’unica nella gestione del tecnico emiliano, era accaduto tra ottobre e novembre 2019, con la sconfitta per 2-1 in casa della Roma e il pareggio 0-0 a Torino contro la Juventus. Preistoria rossonera, visto oche l’era Pioli era cominciata proprio sette giorni prima del ko dell’Olimpico, con il 2-2 di Lecce, ma il dato fa specie se si pensa che sotto la gestione del tecnico campione d’Italia il Milan ha sempre avuto numeri ragguardevoli in particolare lontano da San Siro, con ben 46 punti conquistati nella trionfale stagione passata.
Milan macchina da clean sheets: contro il Sassuolo il 14° nel 2022
“Siamo stati troppo frenetici, verticalizzando quando c’era da fraseggiare” il commento sconsolato dell’allenatore al termine della partita. Insomma, le avversarie sembrano avere trovato le contromisure per arginare il gioco del Milan, aspettando dietro la linea del pallone per bloccare le scorribande di Leao e Theo Hernandez. Si aggiunga una condizione atletica ancora non ottimale e il gioco è fatto. Non il viatico migliore a tre giorni dal derby, ma di contro i tifosi rossoneri e l’allenatore possono registrare l’ennesimo clean sheet del 2022, il 14°, più di ogni altra squadra nei cinque grandi campionati europei (il Liverpool è a 12, il Manchester City a 11), oltre che il proseguimento dell’imbattibilità in campionato che dura da 19 partite, con 13 vittorie e sei pareggi, da difendere nella super sfida contro l’Inter di sabato pomeriggio, nella quale Lautaro e compagni, gli unici a battere il Milan in questo lasso di tempo, ma in Coppa Italia, si troveranno di fronte un muro chiamato Mike Maignan.
Maignan insuperabile nei rigori: uno su tre neutralizzati in carriera
A Reggio Emilia il portierone francese ha aggiunto un’altra perla alla propria carriera milanista, parando a Berardi il primo rigore in campionato, secondo in assoluto dopo quello del settembre 2021 a Liverpool su Salah. Le statistiche del numero 1 rossonero sui tiri dal dischetto sono strabilianti, se si pensa che Maignan ha parato il 31% dei rigori affrontati nei cinque grandi campionati europei, ben 9 su 29. Nessun portiere ha una percentuale più alta negli ultimi sette anni: nella top eight al secodo posto figura il belga Koen Casteels con il 30%, al quinto Wojciech Szczesny con il 26%, al settimo a pari merito Salvatore Sirigu e Gianluigi Donnarumma con il 24%. Numeri che, uniti alle qualità tra i pali e alle doti tecniche da... trequartista, con la gemma dell'assist vincente per Leao nell'1-0 contro la Sampdoria della scorsa stagione, fanno ormai di Maignan uno dei principali interpreti del ruolo a livello mondiale.