Perché il Milan targato USA di Cardinale e NY Yankees avrà una spinta formidabile

Adesso che il club è ufficialmente di RedBird, la partnership con la holding proprietaria della franchigia più vittoriosa nella storia MLB, schiude orizzonti di grande sviluppo rossonero sul mercato tv statunitense e, di conseguenza, anche per il nostro massimo campionato, nonché per l'espansione del marchio dei Campioni d'Italia sui mercati americani. La rete YES trasmette gli incontri degli Yankees  e dei Brooklyn Nets in Nba. I conti in tasca a Elliott: l'investimento netto complessivo del fondo di Singer è stato di 705, 25 milioni di euro; il guadagno netto dalla cessione a RedBird (che ha pagato il Milan 1,2 miliardi di euro), ammonta a circa 500 milioni di euro, cui aggiungere gli interessi (circa il 7% annuo) del prestito di 600 milioni di euro accordato a Cardinale
Perché il Milan targato USA di Cardinale e NY Yankees avrà una spinta formidabile
Xavier Jacobelli
6 min

Adesso che il Milan è ufficialmente di RedBird (la firma oggi alle 13.30 a Milano, davanti al notaio Federica Mottola Lucano dello Studio ZNR Notai), si delinea la portata di un'operazione senza precedenti per il calcio italiano che comporterà benefici effetti anche per l'intera Serie A sul mercato tv americano. La partnership con la holding proprietaria dei New York Yankees, la franchigia più vittoriosa nella storia della Major League Baseball, schiude orizzonti di grande sviluppo del Milan nell'etere statunitense e, di conseguenza, anche per il nostro massimo campionato. La rete degli Yankees trasmette i loro incontri nel più importante campionato di baseball al mondo e le partite Nba dei Brooklyn Nets. C'è di più. Come sottolinea il comunicato ufficiale di Via Aldo Rossi, l'accordo vedrà anche "Yankee Global Enterprises (YGE) - proprietaria dei New York Yankees, una delle franchigie sportive più importanti al mondo - entrare in una partnership strategica con il Club con una partecipazione di minoranza. RedBird ha una relazione di lunga data con gli Yankees e la famiglia Steinbrenner, con i quali è coproprietario della Yankees Entertainment Sports (YES) Network, la rete sportiva regionale più seguita negli Stati Uniti". YES appartiene al consorzio formato da Yankees, Amazon, RedBird, Sinclair Broadcast Group. Il presidente degli Yankees, Randy Levine, ha dichiarato: "Abbiamo avuto un rapporto molto lungo e di successo cion RedBird e crediamo di poter contribuire a far crescere il marchio e la presenza commerciale del Milan, Credo in ciò che stanno facendo". Sono ipotizzate anche anche alcune partite dei rossoneri allo Yankee Stadium. Citando il titolo del fortunato libro di Pasquale Campopiano che ha ricostruito per filo e per segno la precedente cessione del club, da Berlusconi a Yonghong Li, oggi possiamo dire che Gerry Cardinale abbia messo ogni cosa nero su rosso, trasformando il 31 agosto 2022 in una data storica per l'AC Milan, anno di fondazione 1899.

Lebron ed Elliott

Fra gli investitori americani coinvolti da Cardinale, spicca Main Street Advisors, fondo con sede a Los Angeles che fra i suoi clienti annovera LeBron James, legenda dei Lakers e del basket mondiale; il rapper Drake e il produttore musicale Jimmy Iovine. I numeri innanzitutto. Il sempre bene informato calcioefinanza.it ha calcolato che il fondo di Singer complessivamente abbia effettuato un investimento netto di 705,25 milioni di euro (833,25 milioni di euro lordi, da cui vanno sottratti i 128 milioni di euro di debito (due bond emessi nel giugno 2017 sotto la gestione Fassone) che Elliott ha rimborsato al fondo stesso dopo l'acquisizione della società. Poiché RedBird ha pagato il MIlan 1,2 miliardi di euro, il guadagno di Elliott ammonta a circa 500 milioni di euro, cui aggiungere gli interessi annui di circa il 7% sul prestito di 600 milioni di euro accordato a Cardinale.

Il capolavoro di Gazidis

Se il Milan ha suscitato l'interesse di RedBird al punto da indurlo all'acquisto, un merito assoluto deve essere ascritto a Ivan Gazidis, prescelto da Elliott quale amministratore delegato e direttore generale del club, cariche di cui ha preso possesso il 5 dicembre 2018, dopo 9 anni trascorsi all'Arsenal negli stessi ruoli. In tre anni e mezzo (Cardinale annunciò l'acquisizione del club il primo giugno scorso), Gazidis ha fatto un capolavoro: dal passivo di 194,6 milioni di euro denunciato in calce al bilancio al 30 giugno 2019 si arriverà al meno 40-50 milioni previsto per l'esercizio 2021/2022. E tutto nel periodo che ha visto il cinquantasette manager sudafricano ingaggiare una durissima battaglia contro il cancro alla gola che l'ha assalito nel luglio di un anno fa e contro il quale sta combattendo tuttora con un coraggio e una determinazione ammirevoli.

Furlani, Scaroni, lo stadio

Il contratto di Gazidis scadrà a novembre, il primo candidato alla successione è Giorgio Furlani, portfolio manager di Elliott, suo rappresentante nell'attuale Cda rossonero. Paolo Scaroni verrà confermato presidente. Paolo Maldini e Ricky Massara, gli artefici della costruzione della squadra che ha vinto il diciannovesimo scudetto, hanno firmato sino al 30 giugno 2024 il contratto in scadenza il 30 giugno scorso e prolungato lo stesso giorno. Il nuovo stadio del MIlan è la priorità di Cardinale, sin dal giorno in cui mise piede per la prima volta a Casa Milan, ma dopo essersi fatto accompagnare a Sesto San Giovanni sull'area dove potrebbe sorgere l'impianto. Le lungaggini burocratiche, l'interminabile iter politico-amministrativo per il nuovo San Siro con i tempi tecnici allungati dalla pandemia spingono RedBird a puntare su Sesto. Anche perché il Meazza sarà il teatro della cerimonia inaugurale dei Giochi di Milano Cortina 2026 e non si tocca.


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