Milan, Giroud senza limiti: mai così solo, mai così letale

Olivier non può fare turnover ma in fondo ci ha preso gusto. E si è ripreso anche la Francia
Milan, Giroud senza limiti: mai così solo, mai così letale© AC Milan via Getty Images
Antonio Vitiello
5 min

MILANO - L’esperienza al servizio del Milan. La squadra campione d’Italia in carica nel big match di domenica sera contro il Napoli dovrà affidarsi nuovamente a Olivier Giroud per battere la formazione più in forma del momento. Sarà la partita tra le prime in classifica in Serie A e le prime nei rispettivi gironi Champions, e Stefano Pioli sta studiano le mosse giuste per valorizzare le armi a disposizione. Non ci saranno Leao, Rebic, Origi e Ibrahimovic, così in attacco l’unico a poter impensierire la retroguardia di Luciano Spalletti è ancora una volta lui, Olivier Giroud. Il francese ha giocato tutte le partite fin qui, sei in campionato con tre gol e un assist, e due in Champions, con il rigore trasformato mercoledì sera contro la Dinamo Zagabria. Più passa il tempo e più aumenta la fame, da vero bomber sta aiutando i rossoneri a risolvere partite complicate come il derby con l’Inter o la trasferta con la Sampdoria. Nelle ultime due partite ha segnato dal dischetto ma anche dagli undici metri ha una media molto alta. Tra Arsenal, Chelsea, nazionale e Milan, Olivier ha calciato 25 rigori sbagliandone solamente uno in una partita di coppa di lega inglese nella stagione 2012/2013.

Anno eccezionale

È stato un 2022 da sogno per l’ex Chelsea, perché ha contribuito con gol pesantissimi alla conquista del diciannovesimo titolo del Milan e ora sta continuando a segnare con regolarità. Nell’anno solare Giroud ha siglato 14 gol in 31 partite tenendo conto di tutte le competizioni, mediamente quasi un gol ogni due partite. Raramente in passato è stato decisivo con questa frequenza, ed è un segno tangibile di come il Milan abbia goduto delle qualità da attaccante puro del francese, e allo stesso tempo di come Giroud abbia sfruttato al massimo il gioco di Stefano Pioli per esaltarsi.  

Pioli: "Dobbiamo sognare di notte e lavorare di giorno"

Lo spauracchio

A Napoli se lo ricordano bene Giroud. Il numero nove milanista era stato decisivo allo stadio Maradona a marzo scorso, con il gol che aveva risolto lo scontro diretto tra due formazioni in quel momento in lotta per lo scudetto. Con le assenze di Leao e Rebic, sarà Giroud l’osservato speciale del gruppo guidato da Spalletti, anche perché Olivier sta vivendo una seconda giovinezza e non vuole saperne di fermarsi. All'età di 35 anni e 349 giorni è diventato il secondo giocatore francese più anziano ad aver trovato il gol in Champions League, dopo Laurent Blanc con il Man United nel 2002 (36 anni e 338 giorni). Olivier non segnava in un match casalingo di Champions League da novembre 2016 (Arsenal-PSG). Considerando tutte le competizioni, questa è solo la seconda volta che il francese segna in due presenze di fila con il Milan, dopo lo scorso febbraio (due doppiette rifilate a Inter e Lazio). Per chiudere il quadro in bellezza, ieri è arrivata anche la convocazione in nazionale per le partite di Nations League con Austria e Danimarca. Didier Deschamps lo ha richiamato a causa dell’infortunio di Benzema.

Mentalità

Sta bene fisicamente e mentalmente Giroud, le vuole giocare tutte e quando Pioli ha provato a toglierlo dal campo ci è rimasto male. «Deluso per il cambio, ma ho capito la scelta di Pioli. Voglio giocare sempre», ha spiegato dopo la partita di Champions contro la Dinamo Zagabria. Delusione comprensibile per chi vuole essere sempre determinante, ma contro i croati il cambio nella ripresa aveva una logica precisa. Preservare l’unica punta a disposizione da poter schierare contro il Napoli. Pioli non avrebbe potuto perdere un altro attaccante nella partita più importante di questo segmento di stagione. 


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