Pioli, la videochiamata con Giroud e le coccole di Ibra

L'allenatore del Milan ha concesso una lunga intervista a Prime Video prima della partita contro il Chelsea nella quale ha svelato dei retroscena su alcuni big dello spogliatoio rossonero
Pioli, la videochiamata con Giroud e le coccole di Ibra© AC Milan via Getty Images
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Dopo le sfide contro Liverpool e Atletico Madrid della scorsa edizione di Champions League, conclusesi con una sconfitta piena di rimpianti e un successo storico, ma che non fu sufficiente neppure per agganciare il terzo posto del girone, il “nuovo” Milan torna a misurarsi con una big del calcio europeo, il Chelsea.

Pioli e la diversità tra Serie A e Champions: "In Europa si fischia meno e si corre di più"

A Stamford Bridge contro i campioni d’Europa 2021, seppur in veste dimessa dopo il cambio di allenatore in corsa e un inizio di stagione travagliato, Stefano Pioli si aspetta dalla propria squadra altri progressi sul piano della mentalità prima ancora che su quello tecnico dopo un anno di “ambientamento” in Europa comunque importante. Il tecnico emiliano ha espresso il concetto in un’intervista esclusiva concessa ai microfoni di Prime Video e disponibile nel pre-partita del match, a partire dalle 19:30, nella quale è tornato anche sul concetto già espresso delle differenze tra il calcio italiano e quello europeo: "L’esperienza che abbiamo fatto in Champions la scorsa stagione contro grandissimi avversari è stata molto emozionante e stimolante - ha detto Pioli - Ci ha fatto crescere, oggi vedo i miei giocatori più consapevoli e sicuramente più completi dal punto di vista mentale. Giocare in Italia e in Champions sono due cose diverse: cambia tutto a livello di ritmo e pure gli arbitraggi sono diversi. Si fischia di meno, si protesta di meno e per questo l’intensità e i ritmi della partita sono alti”. Pioli ha poi parlato del momento attraversato dal Chelsea e delle difficoltà che possono arrivare dal cambio di allenatore vissuto dai Blues: “Il cambio di allenatore del Chelsea, inaspettato, ci ha creato qualche difficoltà perché abbiamo avuto solo due partite da studiare. Da un lato, però, è stato meglio così, perché abbiamo meno lavoro da fare. Conosco bene Potter, è un allenatore moderno che cerca di attuare un calcio aggressivo, dinamico e propositivo. I giocatori del Chelsea hanno grandi qualità e un grande livello tecnico, ci aspetta sicuramente una partita complicata”.

Milan, il retroscena di Pioli su Giroud

C’è spazio poi per una carrellata su alcuni singoli, tutti protagonisti a proprio modo della cavalcata scudetto, a partire da Tonali e Giroud: "Sandro è un ragazzo sempre disponibile, sereno, sorridente e sta raggiungendo livelli altissimi. Olivier non è solamente un grande giocatore e un grande campione, ma è una persona di uno spessore incredibile. Quando c’è stata la prima videochiamata, prima che arrivasse da noi, sia io che Maldini che Massara abbiamo avuto subito la sensazione di avere di fronte un profilo altissimo che avrebbe fatto crescere il livello di tutta la squadra".

Pioli e le definizioni di Ibrahimovic e Leao: "Zlatan intelligente, Rafa sensibile"

Un capitolo a parte lo meritano i due fuoriclasse del gruppo, uno conclamato, Zlatan Ibrahimovic, il cui apporto "morale" nella strada che ha portato al tricolore è noto, e uno potenziale, Rafael Leao, al quale Pioli dispensa consigli giornalieri: “Per me Zlatan è il numero uno. È un campione di mentalità, di tecnica, di competitività e poi ho scoperto anche una persona molto intelligente e molto simpatica. Si è dovuto calare nella realtà di una squadra che non aveva mai vinto, dove i giovani andavano migliorati e stimolati, a volte anche coccolati e lui lo ha sempre fatto con una sensibilità e con un’intelligenza incredibile. Mi auguro di poterlo ritrovare a gennaio in campo. Quanto a Leao i suoi atteggiamenti, il suo ciondolare e la sua smorfia di sorriso sul viso non corrispondono al Rafael che c’è dentro, un ragazzo molto intelligente e molto sensibile. A me piace tanto perché ascolta i consigli che gli do tutti i giorni di non accontentarsi mai perché chi ha un potenziale come il suo deve sfruttarlo al massimo per arrivare sul tetto del mondo”.


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