Strategia Milan, le mosse di Pioli che hanno abbattuto la Juve

Dall’inserimento di Pobega allo spostamento di Kalulu: una partita preparata alla perfezione
Strategia Milan, le mosse di Pioli che hanno abbattuto la Juve© AC Milan via Getty Images
Antonio Vitiello
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MILANO - Nel manuale di come rigenerare una squadra di calcio dopo una pesante sconfitta, verrà inserita sicuramente Milan-Juventus. Il merito di Stefano Pioli è di aver avuto coraggio nel ritoccare l’assetto della squadra dopo il 3-0 netto subito in casa del Chelsea, e in 72 ore preparare a perfezione un piano gara con modifiche ad hoc per mettere in difficoltà la formazione juventina. È stato il primo successo di Pioli contro Massimiliano Allegri da quando si sfidano in serie A, ed è stata una vittoria voluta e studiata con grande attenzione nelle ore successive alla disfatta in Champions. Il Milan aveva bisogno di alcuni accorgimenti per trovare maggiore equilibrio, e Pioli ha effettuato quattro mosse decisive che hanno portato i rossoneri ad avere supremazia territoriale, ad essere più efficaci in campo, e soprattutto hanno colto alla sprovvista l’allenatore bianconero.

Un finto trequartista

La scelta a sorpresa che ha permesso al Milan di avere maggiore solidità in mezzo al campo, riguarda l’inserimento di Tommaso Pobega nel ruolo di trequartista. Sulla falsa riga degli schieramenti dell’anno passato, quando Pioli nel 4-2-3-1 inseriva un mediano in più dietro la punta, ha optato per la stessa soluzione dando fiducia al giovane rossonero, prodotto del settore giovanile milanista. Con Pobega sulla trequarti Pioli ha creato uno schermo davanti ai mediani Tonali e Bennacer, e allo stesso tempo l’ex Torino aveva la possibilità d’inserirsi in area per calciare in porta. Una mossa che ha permesso al Milan di avere un giocatore sempre in pressing sull’inizio della manovra bianconera.

Esterno atipico

La seconda scelta insolita, ma che ha portato enormi risultati, riguarda lo spostamento di Brahim Diaz a destra. Preferito a Charles De Ketelaere, che ancora deve entrare bene nei meccanismi di questo Milan, lo spagnolo ha fatto l’esterno puro con il compito di creare tanti uno contro uno per impensierire Alex Sandro e la retroguardia juventina. L’apice lo ha raggiunto nella ripresa quando ha conquistato palla a centrocampo e ha siglato il raddoppio milanista. 

Prova sontuosa

Il terzo cambio studiato a tavolino si riferisce a Pierre Kalulu terzino destro, con il conseguente piazzamento di Gabbia accanto a Tomori. Con una difesa a tre in fase di possesso, ma soprattutto con Kalulu che ha tenuto a bada gli inserimenti di Kostic e Milik. Nel finale di partita è stato decisivo nello stoppare un tentativo Kean in area di rigore con un recupero sontuoso. L’ex Lione ha interpretato nel migliore dei modi il ruolo di terzino destro dando più certezze al reparto arretrato.

Mediano aggiunto

Infine la gestione di Theo Hernandez. Il francese non era al meglio dopo il rientro dall’infortunio e le consegne di Pioli sono state chiare. In fase di possesso Theo diventava un centrocampista aggiunto salendo accanto a Bennacer, in modo da lasciare più spazio a Leao di partire in velocità. Mosse che nel totale hanno portato il Milan a superare tatticamente e fisicamente la Juve, reagendo in maniera perfetta alla grande delusione in Champions tre giorni prima.  


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