Il Milan cerca il vero Leao: anche il Real

Pioli spera in un gol della sua stella contro la Fiorentina nell'ultima gara prima del Mondiale. Ma da Madrid intanto Ancelotti chiama il portoghese
Il Milan cerca il vero Leao: anche il Real© AC Milan via Getty Images
Adriano Ancona
3 min

MILANO - Tra il rebus sul rinnovo e un Mondiale con tutta l’intenzione di essere il valore aggiunto del Portogallo, c’è un Leão in attesa dell’ultimo colpo d’ala con il Milan. L’ultimo del 2022, s’intende. Poi una schiarita sul futuro rossonero, con firma e gol al centro della scena, in parallelo alla seconda parte di stagione. Dopo il derby, Pioli in campionato ha ricavato da Leão appena due gol contro Empoli e Monza. Un talento pigro che ultimamente è stato travolto dalla mannaia del fisiologico turn-over. Ma nemmeno il Leão a minutaggio ridotto ha saputo ritagliarsi gli spazi giusti per incidere. Aspettando il Qatar, domenica c’è la Fiorentina: serve il solito jolly in grado di fare reparto, non certo la brutta copia del vero Leão. Il Milan ha già verificato che, senza i big a pieno regime, si fa dura contro chiunque.

Stallo rinnovo

Soprattutto se c’è un Leão a mezzo servizio come troppe volte si è visto in questo autunno, almeno in A. L’exploit nel derby di inizio settembre con due gol, quindi, poi un andamento che c’entra poco col giocatore capace di spaccare le partite anche da solo. C’è di mezzo il prolungamento, e un discorso che si è sempre più dilatato nel corso delle settimane. La volontà della dirigenza milanista di andare a dama per il rinnovo del portoghese entro l’inizio del Mondiale - sarebbe stata una liberazione - è un po’ caduta nel vuoto. Il dialogo tra il Milan e l’entourage di Leão viaggia attorno al maxi-risarcimento dovuto allo Sporting Lisbona. Una cifra da abbinare all’aumento di stipendio sul prossimo contratto di Leão. Attorno a questo, il mese scorso, ogni ragionamento si è incagliato. Con esso, anche il possibile inserimento del Real Madrid - non solo dalla Premier, quindi - è da mettere in conto. La novità di un interessamento di Ancelotti per Leão, è quel che arrivava ieri dalla Spagna. Dove, come normale che sia, fanno leva sui tentennamenti circa il rinnovo di un contratto che scade nel 2024. Manca un anno e mezzo e - dopo che il Milan ha perso Donnarumma, Çalhanoglu, Romagnoli e Kessie a parametro zero da giugno 2021 a oggi – ogni strategia è stata attivata per tempo. Sperando, stavolta, di arrivare al lieto fine.

Viola porta bene

Quando vede Fiorentina, in compenso, a Leão non possono che venire in mente i due gol realizzati a San Siro. Significativi, entrambi, a modo loro. Il primo, nel settembre 2019, serviva a svelare il talento - in quella fase ancora molto celato - del portoghese, in una serata nella quale il popolo milanista era più impegnato ad applaudire Ribery per una prestazione sontuosa. Quell’1-3, col Milan sottomesso - pochi giorni prima che sulla panchina rossonera arrivasse Pioli - è un ricordo sbiadito e lontanissimo. Il secondo gol di Leão alla Fiorentina è storia recente, il dolce cammino verso lo scudetto: pallone catturato al limite dell’area dopo un rinvio sballato di Terracciano e tre punti strappati quasi allo scadere l’1 maggio. Probabilmente la vittoria decisiva per convolare al titolo, visto che il vantaggio del Milan in classifica era diventato concreto (con l’Inter sconfitta a Bologna quattro giorni prima) e non solo teorico. Quel Leão furoreggiante sarebbe gradito domenica a San Siro, prima della pausa mondiale.


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