San Siro, chiusa la relazione: "Milan e Inter dicono no alla ristrutturazione"

Il coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon ha presentato la relazione finale sul progetto del nuovo stadio
San Siro, chiusa la relazione: "Milan e Inter dicono no alla ristrutturazione"© Getty Images
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Milan e Inter ribadiscono il loro no alla ristrutturazione dell'attuale stadio San Siro: a dirlo è il coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon, che presso il comune di Milano ha presentato la relazione finale sul progetto del nuovo stadio di rossoneri e nerazzurri.

Pillon: "Inter e Milan hanno bisogno di uno stadio di proprietà"

"I partecipanti hanno presentato dubbi e osservazioni, c'è però una generale condivisione di due idee - ha spiegato Pillon -: l’area San Siro necessita di una riqualificazione, e Inter e Milan hanno bisogno di uno stadio di proprietà e moderno". Il resoconto del dibattito è stato inviato a Milan, Inter e al Comune di Milano: "Ora i proponenti hanno 60 giorni di tempo per presentare un dossier di progetto".

Pillon: "I club dicono no alla ristrutturazione di San Siro"

"Le due società ritengono che la ristrutturazione non è un'ipotesi percorribile, lo hanno detto al dibattito e nel dossier", ha spiegato Pillon. "I cittadini hanno esposto problemi che già sono costretti ad affrontare quotidianamente: viabilità, parcheggi, rumore e aree verdi. E’ fondamentale, secondo i più, che un’eventuale trasformazione dell’area preveda l’intervento di una vera e propria regia pubblica, che garantisca la tutela di un certo tipo di interessi. Servirà anche prestare attenzione alle esigenze degli ambulanti e dei titolari di attività commerciali nei pressi dello stadio, che potrebbero essere penalizzati dall’apertura di un nuovo centro commerciale in prossimità della struttura".

Pillon: "Capienza? Rassicurazioni sul prezzo dei biglietti"

Pillon ha spiegato di aver avuto rassicurazioni dai club in merito al prezzo dei biglietti, che non aumenterà con la capienza ridotta: "Con la riduzione del numero dei posti, gran parte dei settori non saranno interessati da un aumento dei prezzi. Durante gli incontri, ci è stato spiegato come tanto i cosiddetti biglietti popolari quanti gli abbonamenti standard dovrebbero avere un prezzo simile a quelli attuali".


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