Milan, Tomori c’è ma la difesa è un rebus

Kalulu ha accusato un problema, Pioli corre ai ripari in vista del Napoli: Kjaer o Thiaw, oppure una linea a quattro
Milan, Tomori c’è ma la difesa è un rebus© AC Milan via Getty Images
Antonio Vitiello
3 min

MILANO - Tutto ciò che riguarda Zlatan Ibrahimovic è destinato a fare notizia, anche quando il bomber 41enne si ferma per un fastidio muscolare. Dalla Svezia non arrivano segnali preoccupanti sull’attaccante, che spesso effettua allenamenti personalizzati per seguire un programma tutto suo. Comunque il Milan aspetta e osserva con attenzione l’evolversi dei fatti. Ieri Ibrahimovic ha saltato la seduta di allenamento con il resto della squadra per un «leggero fastidio», ma non è ancora noto l’entità del problema. Il ct della Svezia Janne Andersson, non ha voluto allarmare sullo stato di salute di Ibrahimovic: «Dobbiamo valutarlo, ma Zlatan è un punto interrogativo». È probabile che Ibra resti a disposizione della sua nazionale, impegnata oggi contro l'Azerbaigian nel secondo turno di qualificazione agli europei 2024. Nel primo match Ibrahimovic è stato utilizzato solamente dal 73esimo della ripresa contro il Belgio di Lukaku.

Esami e tempi

Dai ritiri delle nazionali non arrivano buone notizie nemmeno per Kalulu, costretto a lasciare l’Under 21 francese per un problema al polpaccio. Il difensore rossonero è già a Milano e oggi effettuerà esami strumentali per approfondire l’entità del danno e stimare i tempi di recupero. E’ possibile che Kalulu sia a rischio per il prossimo impegno del Milan contro il Napoli in programma domenica prossima, e per Pioli sarebbe una tegola non da poco. Kalulu da mesi è uno dei titolari della difesa e in caso di forfait il tecnico rossonero potrebbe schierare al suo posto uno tra Thiaw o Kjaer accanto a Tomori e passare alla difesa a quattro. Ipotesi che potrebbe diventare realtà nel corso della settimana. Oggi ancora riposo, da domani pomeriggio parte la missione Napoli, dove l’obiettivo è conquistare punti preziosi per la corsa al quarto posto.

Mesi difficili

Intanto dal Belgio arrivano parole di un De Ketelaere in difficoltà. L’approccio al mondo rossonero è stato complicato, e nell’intervista rilasciata a Het Laatste Nieuws, fa autocritica: «I primi mesi sono stati deludenti, anzi negativi. Sicuramente non erano le mie aspettative. Dopo un'ottima stagione con il Bruges e dopo il trasferimento al Milan, di cui non mi pento, avrei sperato di essere più importante di quello che sono stato finora». Un cambio di vita radicale, oltre che un campionato nuovo, sono alla base delle sue difficoltà: «Ci sono tanti motivi. L’ambiente, un livello di calcio superiore, l’adattamento a tante cose. La vita fuori dal campo...» ha detto il trequartista che sta riscontrando difficoltà anche in nazionale.


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