Milan, tutte le novità: come sarà il nuovo assetto dirigenziale

La rivoluzione dirigenziale del Diavolo è già nel vivo. La società orientata a puntare sui giovani: Moncada e Furlani i riferimenti sul mercato
Adriano Ancona
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Non sarà un compleanno particolarmente felice, tra una ventina di giorni, per Paolo Maldini. Effetti di un’uscita di scena dal Milan diventata ufficiale alle 17.30 di ieri che è sempre stato la sua vita. Per l’eredità, sul mercato, sono quelle dell’amministratore delegato Furlani e del capo osservatore Moncada le due figure designate a prendere in mano la situazione. Dentro il ribaltone ci sono state anche le riflessioni sul futuro del tecnico Stefano Pioli, che ha la massima fiducia della proprietà rossonera. Il cambiamento di filosofia sta nella strategia del club, orientato a puntare sui giovani ancora più di quanto già fatto nelle ultime stagioni. Così Moncada avrà maggiore libertà d’azione con lo scouting: un coinvolgimento chiaro, mentre il mercato estivo del Milan decollerà col nome di Kamada. Dopo l’ingaggio a parametro zero del trequartista giapponese dell’Eintracht Francoforte, servirà altro materiale. Al quale - dopo la parallela uscita di Massara, da rendere nota in queste ore - lavoreranno nei prossimi giorni. 

L'addio a Maldini e il malcontento

Certe sollevazioni popolari, anche quelle illustri, sono figlie dei tempi: dal cambio di denominazione di una chat - “Milan Club”, diventata “Milan Club Maldini” - a un duro comunicato che coinvolge alcuni tifosi vip di fede rossonera. Un atto di partecipazione circostanziato. «Invitiamo tutti i milanisti a disertare lo stadio, a non sottoscrivere alcun abbonamento per la prossima stagione e a boicottare ogni tipo di merchandising con il brand Milan - si legge -. Paolo Maldini è una leggenda per generazioni di tifosi rossoneri e un professionista che è stato fondamentale per restituire dignità al Milan». Tra coloro che stanno portando avanti l’iniziativa anche Malika Ayane, Daniele Abbado, Alberto Flores d’Arcais. «Esprimiamo totale solidarietà a Maldini e Massara in seguito alla decisione della proprietà di estrometterli e di interrompere un progetto vincente». Intanto ieri davanti a Casa Milan si è manifestato anche il disappunto genuino della tifoseria, con messaggi inequivocabili contro il proprietario Gerry Cardinale.

Il lascito di Maldini

Il nome di Maldini è stato sempre stato un buon argomento, di recente, per i giocatori in trattativa con il Milan. Soprattutto nel caso di Theo Hernandez, il primo della lista tra i pezzi da novanta attuali. A stretto giro c’è stato Leao, nell’estate del 2019. Tutti elementi che nel tempo hanno decuplicato il proprio valore: la clausola da 175 milioni inserita settimana scorsa nel rinnovo del portoghese lo dimostra. Quindi l’investimento - contenuto - per Maignan, nel 2021 è stato un altro passo verso un Milan competitivo. Più Giroud, Tomori e Tonali. Portati e “rinnovati” nella stagione successiva al tricolore, dal Maldini dirigente e uomo-mercato.


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