Molto più di una sconfitta. Il derby perso dal Milan è stato un’umiliazione nel risultato e una lezione sotto l’aspetto tattico e del cinismo in zona gol. La disfatta ha assunto contorni ancora più ampi se si considerano i numeri preoccupanti e spaventosi accumulati dai rossoneri nelle cinque sconfitte contro l’Inter nel 2023 (record storico dei nerazzurri). Sono dodici le reti subite dal gruppo di Pioli e solamente una rete fatta, quella di Rafael Leao ieri sera. L’Inter è diventato un tabù per il Milan, la classica partita che condiziona l’atteggiamento del gruppo rossonero ancor prima di scendere in campo. E infatti l’Inter negli ultimi sette derby ha sempre segnato per prima, specialmente nei minuti iniziali della gara, entrando sempre meglio degli avversari. «Purtroppo ne usciamo nettamente battuti nel risultato ma sono convinto che siamo una squadra forte e che ci possiamo giocare il campionato e le posizioni di vertice - ha spiegato Stefano Pioli - Il 3-1 ci ha tagliato le gambe. Non deve succedere, è una situazione su cui lavoreremo perché dispiace perdere il derby in modo così importante. Eravamo in partita fino al 3-1», ha dichiarato il tecnico milanista nell’analizzare la partita a caldo. «Si può fare meglio, in determinate situazioni l’Inter è stata più scaltra, più furba e più efficace di noi. Mi tengo i 70 minuti, gli ultimi 15 sono da rivedere e cancellare: dobbiamo rimanere squadra fino alla fine».
Pioli, le parole dopo il 5-1
Nelle prime tre giornate di campionato il reparto più sollecitato è stato la difesa. Il Milan con il 4-3-3 e con questi interpreti, è sempre proiettato al gioco offensivo e lascia spesso situazioni pericolose agli avversari. Contro l’Inter però il minimo errore è stato pagato a caro prezzo, e Pioli spiega che alcune soluzioni tattiche dei nerazzurri erano già previste: «Loro sono sicuramente una squadra molto quadrata, ci hanno aspettato e un pochettino me lo aspettavo. Dovevamo stare più larghi con gli esterni e cercare qualche volta di più il corto-lungo. Comunque dopo la partita si è indirizzata come volevano i nostri avversari, tutti sotto-palla e tutti bassi», ha spiegato Pioli dopo il 5-1 a favore dei nerazzurri. «Non è che non abbiamo creato niente, è che in quelle situazioni non siamo stati così precisi come invece sono stati loro. Hanno avuto una capacità realizzativa con un’altissima percentuale per i tiri in porta che hanno fatto».
L'incontro con la dirigenza alla fine del match
La sconfitta contro i rivali cittadini ha aperto una grossa ferita nel Milan, tuttavia Pioli ha intenzione di ricucirla prima possibile perché il calendario non permette di perdere tempo: «L’Inter è una squadra forte ma lo siamo anche noi». Non ci saranno contraccolpi psicologici secondo l’allenatore milanista: «È andata male, dispiace per noi e per i nostri tifosi, dispiace tantissimo. Non avremo nessun contraccolpo psicologico. Siamo all’inizio del campionato e vogliamo essere competitivi fino alla fine. Siamo cresciuti con le vittorie e ora dobbiamo imparare a crescere con questa sconfitta pesante». A fine gara c’è stato un confronto con la dirigenza, scesa negli spogliatoi, come accade sempre dopo le partite, per comprendere i motivi del pesante ko: «La dirigenza c'era per darci manforte, non possiamo andare a casa con la testa troppo alta».