
Una crisi di questa portata non si verificava dalla passata stagione. Il Milan sta attraversando il periodo peggiore da quando è cominciato il nuovo campionato e ora si trova di fronte ad un bivio: risollevarsi compattandosi come squadra e collettivo, oppure affondare definitivamente. La partita di domani sera contro il Psg dirà molto della reazione dei rossoneri, specialmente di come Stefano Pioli riuscirà a reagire dopo la brutta sconfitta contro l’Udinese. Perché sul banco degli imputati è finito proprio il tecnico, reo di non aver saputo preparare al meglio la sfida contro i friulani. È stato lui ad assumersi le responsabilità dopo la partita, lasciando intendere di non aver saputo disporre al meglio la sua squadra in campo. Nonostante tutto Pioli gode ancora della fiducia della dirigenza, che pure dopo l’Udinese ha ribadito di voler proseguire con lui. Una posizione che ai piani alti di via Aldo Rossi hanno tenuto fin dall’inizio della stagione e che potrebbe cambiare solo nel caso in cui le cose precipitassero clamorosamente. È una situazione che va monitorata, e proprio per questo le partite contro Psg e Lecce saranno importantissime in un senso o nell’altro. Potrebbero essere due partite in grado di conferire al Milan la forza di uscire dalla crisi, o due sfide che affosseranno ancora di più la squadra.
Pioli, la peggior partenza degli ultimi anni
L’attuale avvio di stagione è il peggiore di sempre negli ultimi quattro anni, ovvero da quando Pioli allena il Milan. Infatti con 22 punti dopo 11 giornate, i rossoneri hanno un andamento nettamente inferiore rispetto all’annata dello scudetto quando accumularono 31 punti. Ma anche rispetto all’anno scorso quando i punti erano 26, e l’annata 20/21 quando il Milan era a quota 27 punti in classifica dopo 11 giornate del torneo. I numeri non mentono, e c’è da aggiungere che in Champions per ora non è arrivata nemmeno una vittoria, inoltre i rossoneri non sono stati capaci nemmeno di segnare una rete in Europa. Ecco perché contro il Psg domani sera tutti si aspettano una reazione rabbiosa, una risposta concreta dopo il ko contro l’Udinese.
Milan, confusione e infortuni
Ma quali sono le cause dei problemi di Pioli? All’origine ci sono gli infortuni, che stanno condizionando le scelte e riducendo drasticamente le rotazioni. Contro l’Udinese addirittura il Milan aveva 9 giocatori in infermeria, tutti elementi di spessore come Theo Hernandez, Pulisic, Bennacer, Kjaer, Kalulu e altri. Nove giocatori fuori significa limitare tantissimo le scelte e molte volte adottare un sistema di gioco che non si addice alla squadra. Infatti il ko contro i friulani è arrivato anche perché il Milan si è basato su un anomalo 4-4-2 che ha portato pochi benefici e molti dubbi. Tatticamente la squadra di Pioli è sembrata confusionaria, scollegata tra i reparti, poco efficace in area avversaria nonostante la presenza contemporanea di due punte, e vulnerabile in difesa. Ora serve una grossa sterzata per rimanere aggrappati al sogno della qualificazione agli ottavi di Champions e per reagire concretamente in campionato, altrimenti la situazione tenderà ad aggravarsi.