Maignan: "Cambiare allenatore non è mai facile". Poi il saluto a Fonseca

Dall'esonero dell'ex Roma all'arrivo di Conceicao: tutte le dichiarazioni rilasciate dal portiere del Milan alla vigilia della sfida con la Juve
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Mike Maignan, protagonista della consueta conferenza stampa pre gara al fianco di Sergio Conceicao, ha presentato la semifinale della Supercoppa Italiana con la Juventus di Thiago Motta. Dall'esonero di Paulo Fonseca all'approdo a Milanello dell'ex manager del Porto, fino ad arrivare all'impegno in programma domani a Riyad.

Maignan: "Conceicao? Cambiare allenatore non è mai facile"

Così Mike Maignan in conferenza stampa, alla vigilia di Juventus-Milan, la seconda semifinale della final four che mette in palio la Supercoppa Italiana: "Cambiare allenatore non è mai facile, - ha ammesso l'estremo difensore francese, a pochi giorni dall'arrivo di Conceicao - ma siamo concentrati e attenti su quello che ci chiedono il mister e il nuovo staff per essere pronti il più velocemente possibile. Noi tra le grandi deluse? Deluso si dice alla fine, per ora dobbiamo agire e fare tutto quel che si può, ogni giorno, per essere più produttivi. Domani è una semifinale, una partita molto importante per la società e per noi, dobbiamo sfruttare questo momento al 100% perché il momento giusto è domani, non prima".

Maignan saluta Fonseca: "Grande uomo"

Maignan non ha certo dimenticato il lavoro svolto con Paulo Fonseca, sollevato dall'incarico dopo il pari con la Roma di Ranieri: "Non mi piace parlare troppo, quando parliamo troppo è sempre difficile... Quello che posso dire è che noi siamo qua per reagire, - ha sottolineato il portiere del Milan - dobbiamo farlo nel migliore dei modi. Conosco i miei compagni, conosco tutti: ogni giorno cerchiamo di dare il massimo per fare il nostro lavoro. I risultati non piacciono ai tifosi, ma anche a noi. Vogliamo vincere e cerchiamo di lavorare ogni giorno per dare il massimo. Vedremo cosa sarà andato bene e cosa no. Il saluto a Fonseca? Sì certo, è un grande uomo e abbiamo rispetto. Certo l'ho salutato, l'abbiamo salutato tutti".


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