Gimenez, il Milan nel destino: "Era il mio sogno. Mi ispiro ad Ibrahimovic"

Le prime parole del nuovo acquisto rossonero sulla trattativa, sul numero di maglia scelto e sulla sfida di Champions contro il suo Feyenoord
Gimenez, il Milan nel destino: "Era il mio sogno. Mi ispiro ad Ibrahimovic"© AC Milan via Getty Images
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Santiago Gimenez si presenta al Milan e ai suoi nuovi tifosi. Il club rossonero ha vissuto una mezza rivoluzione nella sessione di mercato invernale, e il cambio più grande è stato proprio in attacco: fuori Morata, passato al Galatasaray, e preso il bomber messicano per 32 milioni di euro dal Feyenoord. Gimenez si è presentato in conferenza stampa, parlando delle sue prime impressioni e anche del suo numero di maglia.

Gimenez: "Il Milan è uno dei miei sogni"

"Il Milan è uno dei miei sogni sin da bambino. Volevo giocare in Europa, in un grande club, dove poter lasciare la mia impronta. Ho avuto un piccolo infortunio nell'ultima partita, ma adesso sono prontissimo". Queste le prime parole di Gimenez, presentato in conferenza da Ibrahimovic: "Uno dei giocatori a cui mi ispiro è proprio Zlatan. Sento la responsabilità, è meraviglioso per me. I miei punti forti? La passione e la potenza. Poi ci sono dettagli da limare, cosa che farò qui".

Gimenez: "Darò tutto in campo"

L'attaccante messicano era ben conscio del forte interesse del Milan: "Sapevo che mi stavano seguendo dal mercato scorso, ma io ho cercato di concentrarmi sempre ul gioco. La famiglia, il gruppo dietro di me e tutte le persone a me vicine hanno resto tutto questo possibile. La trattativa? Noi giocatori non entriamo nei negoziati e nelle litigate, pensiamo solo a giocare. Sono un uomo di fede e ho lasciato che tutto fosse nelle mani di Dio. Prometto che darò tutto in campo. Non credo nell'individualismo, abbiamo una squadra competitiva e possiamo vincere tanto. Non prometto un certo numero di gol, ma vi assicuro che darò il mio massimo".

Gimenez e la scelta del numero 7

"Dopo la proposta di quest'estate - prosegue Gimenez -, il Milan è sempre stato un sogno e un obiettivo. Mi sono concentrato solo sul lavorare e giocare, sapendo che le porte erano sempre aperte. Il numero 7? Ha tanti significati. Intanto era disponibile e poi è li numero di Shevchenko. E nella Bibbia è il numero perfetto, sceglierlo è stato semplice. La mia esultanza contro il Bayern? Esulto spesso così, ma so che a livello mediatico è scoppiato uno scandalo. Subito la sfida contro il Feyenoord in Champions?  Sarà un momento bellissimo. È il calcio, succede. Sarà speciale per me: era la mia famiglia e continuerà ad esserlo".

 

 

 


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