Benitez batte Benitez. Napoli, è caccia al record

Gli azzurri sono ad 84 gol stagionali. Vicinissimo il record delle 104 reti dello scorso anno...A Callejon è tornata l’ispirazione, Gabbiadini sempre più importante: 7° centro con la maglia partenopea
Benitez batte Benitez. Napoli, è caccia al record© Mosca
Antonio Giordano
2 min
CAGLIARI - Magari non ha senso chiedersi il perché o forse sarebbe semplicemente opportuno andarsi ad infilare nelle pieghe della «crisetta» (crisi?) d’inizio primavera, quattro sconfitte esterne consecutive ed una anemia diffusa. Magari è esercizio pleonastico perdersi in una domanda, una sola (cosa è cambiato), però stavolta è tutta un’altra storia, è proprio un nuovo Napoli, assai simile a quello vecchio. Magari i cultori del rigore assoluto, il «celodurismo» del calcio (del bar sport), penseranno che è tutto merito nel ritiro in cui il Napoli tornerà da domani sera o magari del silenzio stampa che continua (dopo la parentesi d’Europa League): però il passato che torna è nei numeri spaziali, dieci reti in otto giorni (e in tre gare, di cui due in trasferta) e ottanquattro gol che mettono seriamente a rischio il record dei centoquattro dell’anno scorso.

RIECCOLO - Magari a Callejon è tornata l’ispirazione, ha segnato di nuovo - con la Fiorentina prima, con il Cagliari poi, undici reti e tutte in campionato - e poi Hamsik ha ritrovato la cresta giusta, s’infila negli spazi, trova il campo in cui ondeggiare, ispira con gli assist e costringe persino alle autoreti. Magari è una questione di chimica o di flussi o di lune, ma Gabbiadini ha ricominciato a fare ciò che gli riesce con semplicità disarmante ed è quota sette (in azzurro, eh!).

IL FESTIVAL - Del gol è nei fatti, si direbbe nella storia di questo biennio di Benitez che è arrivato a centottantotto reti tutto compreso, che resta in corsa per la semifinale di Europa League, che ha il rimpianto per aver sprecato il match point con la Lazio ma che non ha mai smesso di crederci: l’aveva detto («Vinciamole tutte») e seguendolo, l’hanno accontentato, perché ora a sembra più utopia.

LA SVOLTA - Poi c’è la cronaca, separata dalle opinioni, e quella racconta dell’ira di De Laurentiis (che non dev’essere ancora evaporata) e che riconduce al post-partita di Napoli-Lazio, alla scelta di usare il bastone e mollare la carota nell’angolo dello spogliatoio: «Si va in ritiro, sino a quando non si cambierà la rotta».

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio


© RIPRODUZIONE RISERVATA