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NAPOLI - Mentre voi state leggendo, comodamente seduti in divano, c’è un mondo che si muove, direzione Fuorigrotta, stadio san Paolo: è la Napoli che aspetta la Juventus, che «vuole» questa partita, che l’aspetta ogni anno - ogni volta che accade - e che non si tira indietro. Mentre voi divagate, lavorate, chiacchierate, c’è una città in fermento, pronta a ricevere la «Vecchia Signora»: ed è talmente anomala, quest’onda che avanza, da sgretolare qualsiasi pessimistica previsione. In ventiquattro ore, da mercoledì a ieri sera, sono stati venduti ventiquattromila biglietti, facile persino che per chi con l’aritmetica vuol litigare: mille biglietti all’ora.
LA «PARTITA» - Ed allora, la matematica diventa seriamente un’opinione, perché è bastato ricevere l’ok per cominciare la prevendita per ritrovarsi già con il record stagionale: fino a questo momento, compreso gli abbonati, la soglia dei trentamila è già stata battuta e il Napoli ha superato se stesso, perché su queste cifre, ed a certi livelli, non c’era ancora arrivato. Però si sapeva, era scritto ed annunciato che sabato sera sarebbe stato da pienone.
TRE IN UNO - Il Napoli con la Sampdoria ha raccolto 25.128 spettatori e con il Bruges altri 13.043 e con la Lazio, domenica scorsa, 18.766: ma quando sbarca la Juventus, non ci sono paragoni e va a finire che domani in una sfida solo rientreranno (circa) tutti quelli che ci sono stati nelle tre precedenti esibizioni interne. Il tutto esaurito è intorno ai cinquantanquattromila spettatori, perché tra settore ospiti chiuso e problemi nella parte inferiore della curva A, c’è uno spicchio di stadio che dovrà restare inesorabilmente vuoto: però la tendenza è quella di riempire il resto e lo dicono lo previsioni ed anche l’andamento di una prevendita che ha stupito, ma fino ad un certo punto.
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