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MILANO - Aurelio De Laurentiis ha ribadito la volontà di costruire il nuovo stadio del Napoli, pur chiarendo che "non si fa in una notte". «Col sindaco De Magistris ci vogliamo bene e parliamo, ieri ho avuto una riunione a oltranza con il suo vice, Auricchio. Ragioniamo. Ma non ha senso - ha precisato De Laurentiis prima della riunione della Commissione della Lega Serie A per la riforma dei campionati - costruire uno stadio che, una volta pronto fra 4 anni, è già inadeguato».
VERRATTI E PIRLO - Poi il presidente del Napoli, al termine della riunione di Lega, lancia un attacco a Pirlo: «Ho lasciato Verratti al Psg con dispiacere. Il top resta Pirlo, che peraltro è l’esempio del senza vergogna visto che se lo scambiano squadre che lottano per lo scudetto da sempre».
FORMAT - De Laurentiis critica aspramente anche l'attuale formula del campionato di serie A. «La A deve essere a 16, basta con squadre che salgono un anno e poi spariscono solo per prendere i soldi dei diritti tv. E poi servono garanzie per evitare casi-Parma. E’ il risultato di tanti compromessi tra cose sbagliate che ci portiamo dietro da anni. Serve resettare tutto. Accoppiata Covisoc-Figc? Non servono a nulla».
CAMPIONATO - Poi il presidente del Napoli ha parlato anche del campionato: «Il Napoli è sempre stata amata dal popolo, si diverte a giocare senza paura. E finalmente! Forse prima la paura era una scusa degli allenatori precedenti. Cominceremo a capire veramente che campionato sarà verso metà marzo. La strada è lunga, vediamo che cosa accade. La bravura di Sarri è anche stata quella di non bruciare i giocatori. Non era convinto di Strinic e di Maggio, ma a furia di allenarli anche loro hanno dato risultati ottimali».
MERCATO - «Il mercato di gennaio? Se la baracca funziona chi devo andare a prendere? Rischio che poi qualcuno va in panchina e mi ritrovo con problemi in spogliatoio. Comunque, vediamo. Gabbiadini? Non se ne va nessuno. I registi? È da febbraio che mi interessavo a Valdifiori e finalmente abbiamo trovato anche Jorginho, che ha mostrato di essere un bravo regista. Ora ne ho due di registi e due non li ha nessuno. Una volta tanto mi levo una soddisfazione».