Qui Napoli, è già febbre da Arsenal: al San Paolo la carica dei 50mila

I primi dati sono buoni: venduti quasi 25mila tagliandi, possibile impennata nei prossimi giorni
Qui Napoli, è già febbre da Arsenal: al San Paolo la carica dei 50mila© LAPRESSE

NAPOLI - È una vocina, forse il richiamo della coscienza o l’eco di un Evento che s’avvicina: nel suo piccolo (piccolo?) è la Storia, che nel calcio si riempie in serate magiche, specchiandosi in se stessi e pure in chi ti sta di fronte, con il carico d’oro che si porta appresso, il prestigio che riempie le tenebre e rende fascinosa quell’ora e mezza.

E’ il football che trascina la «Febbre a 90°», perché c’è un Nick Hornby in ognuno di voi: c’è una vita che procede a episodi che rimbalzano nel ricordo d’una «Sfida», d’una serata, d’un pomeriggio, della gioia e persino del dolore e che stavolta hanno prenotato senza indugi. Giovedì 18 aprile, dentro o fuori, però sarà Napoli-Arsenal ed è vietato vietarsela: dentro, c’è il pathos, si vibra, si nasconde quel virus d’un calcio aristocratico, il profumo di Londra e però innanzitutto quello d’un san Paolo che si vestirà a festa con quei quarantacinquemila che sembra vederli in fila, com’è stato e come sarà nelle serate di gala.


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PREVENDITA - L’andata sta per arrivare, se ne parlerà tra cinque giorni, ma questo non è il momento dei calcoli, né dei progetti a medio termine: è inutile attendere il primo verdetto, scorgere il futuro attraverso l’andata, ipotizzare il ritorno con le devianze d’un risultato che non dà certezze, perché mai dire mai in un caso e nell’altro. E sono già al di là dei ventimila, prossimo ai venticinquemila, proiettati verso una soglia incandescente che induce a pensare che si possa anche avvicinare i cinquantamila, però meglio non sbilanciarsi, per non dare sfogo ad un ottimismo di facciata.


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NAPOLI - È una vocina, forse il richiamo della coscienza o l’eco di un Evento che s’avvicina: nel suo piccolo (piccolo?) è la Storia, che nel calcio si riempie in serate magiche, specchiandosi in se stessi e pure in chi ti sta di fronte, con il carico d’oro che si porta appresso, il prestigio che riempie le tenebre e rende fascinosa quell’ora e mezza.

E’ il football che trascina la «Febbre a 90°», perché c’è un Nick Hornby in ognuno di voi: c’è una vita che procede a episodi che rimbalzano nel ricordo d’una «Sfida», d’una serata, d’un pomeriggio, della gioia e persino del dolore e che stavolta hanno prenotato senza indugi. Giovedì 18 aprile, dentro o fuori, però sarà Napoli-Arsenal ed è vietato vietarsela: dentro, c’è il pathos, si vibra, si nasconde quel virus d’un calcio aristocratico, il profumo di Londra e però innanzitutto quello d’un san Paolo che si vestirà a festa con quei quarantacinquemila che sembra vederli in fila, com’è stato e come sarà nelle serate di gala.


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