Napoli, la scossa di Ancelotti: mai visto così arrabbiato

La prova con il Genoa non è piaciuta al tecnico in vista della sfida all’Arsenal: all'intervallo un'autentica strigliata
Napoli, la scossa di Ancelotti: mai visto così arrabbiato© FOTO MOSCA
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NAPOLI - Questa volta si è arrabbiato. Un bel po’: tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo di Napoli-Genoa, partita che ha confermato un trend pericoloso in vista della sfi da di giovedì con l’Arsenal, Carlo Ancelotti ha alzato la voce nello spogliatoio. Con un’intensità mai registrata prima: l’atteggiamento tecnico-tattico e l’approccio non gli sono piaciuti per niente, come a Empoli, e così domenica è andata in scena la partaccia. A quattro giorni dal primo atto dei quarti di Europa League: con lo scudetto a un millimetro dalla Juve e la Coppa Italia smarrita a gennaio, agli azzurri non resta che l’ultimo obiettivo. Prestigioso, anzi in grado di dare un senso molto importante alla stagione, e dunque da maneggiare con cura estrema. Tipo le notti di Champions: perché come ha detto Ancelotti, il Napoli deve tornare a giocare da squadra. Vera.

LA PREOCCUPAZIONE - E allora, la scossa di Carletto. Un discorso tra intimi ripetuto per sommi capi, e con toni sereni, al cospetto di microfoni e telecamere. La doppietta Empoli-Genoa, partite che hanno seminato molteplici perplessità, non può ammettere una replica londinese: «Se giocheremo così con l’Arsenal sarà dura», la prima valutazione post Genoa. «Non mi preoccupa l’aspetto mentale, ma quello tattico e tecnico. Soprattutto per come difendiamo. Bisogna mettere le cose a posto velocemente: il Napoli ha dimostrato di essere forte quando gioca da squadra e tutti si sacrifi cano senza pigrizia». Testuale.

FASE DIFENSIVA - Poche parole per dipingere un mondo. Una realtà che a lui, allenatore stravincente e uomo di grande esperienza e intelligenza, non è ovviamente sfuggita. Anzi: ecco il motivo dell'insolita rabbia di domenica e delle riflessioni culminate nell’elogio al sacrificio. Di tutti e in tutte le fasi: a cominciare da quella difensiva che tanto era piaciuta e che ora scricchiola sistematicamente.


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