NAPOLI - Si fa in fretta, al bar dello Sport, ad allestire il mercato: ma in questo macro universo, in cui girano soldi “disumani”, e ci sono intrecci, rapporti incrociati, umanissime preferenze e esigenze disparate, non è poi così semplice, neanche aggrappandosi alla più fertile fantasie, costruire una impalcatura intorno ad “un aff aire” da duecento milioni di euro complessivi. La matematica non è certo un’opinione Insigne guadagnerà, fino al 2022, quando poi andrà (andrebbe) in scadenza, cinque milioni netti a stagione: l’eventuale addio, per deduzione, comporta un ritocco verso l’alto dell’ingaggio, of course.

GLI AMICI - Al resto, è chiaro, dovrà pensare Mino Raiola, il re del mercato che ha entrature in qualsiasi angolo della terra o giù di lì. Ma il calcio, a volte, può anche essere un aff are di cuore e la presenza di Verratti a Parigi - e però anche di altri calciatori che parlano in italiano e dunque potrebbero favorire dolcemente l’inserimento in un ambiente nuovo - ha un senso: ed è chiaro, elementare, che tutto ruoterà intorno alle strategie di un mondo che al momento non si può radiografare, né intuire e né comprendere.

