Mertens: "Il mio futuro è a Napoli"

A margine dell'incontro contro San Marino con il suo Belgio, l'attaccante ribadisce la sua voglia di rimanere legato a questi colori e ritorna anche sulla gara persa contro la Juventus
Mertens: "Il mio futuro è a Napoli"© AFPS
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SAN MARINO - "Il mio futuro? Io sono a Napoli, questo è il mio futuro" Non ha dubbi Dries Mertens che, nonostante le difficoltà per il rinnovo del suo contratto, non si arrende e dichiara ancora di voler restare a Napoli. Dopo il gol segnato con la maglia del suo Belgio a San Marino, l'attaccante soprannominato "Ciro" dai tifosi per la sua napoletanità ribadisce ancora una volta il suo amore per il Napoli: "L'obiettivo è vincere lo scudetto - spiega - Vogliamo combattere e fare bene. La gara con la Juve? Una sconfitta che ancora non sono riuscito a digerire. Fa male pensare a quella sconfitta, soprattutto per come è arrivata: dal 3-0 al 3-3 e poi quello sfortunato episodio proprio all'ultimo..". Dries Mertens ripensa ancora alla gara di Torino finita male per il suo Napoli, poi conclude: "Juve più abbordabile rispetto agli anni scorsi? Non saprei, hanno fatto anche loro grandi acquisti e sulla carta hanno ancora la squadra più forte". Parole importanti quelle di Mertens che ritorna ancora sulla rocambolesca sconfitta dello Stadium contro la Juventus. Il suo amore per Napoli, tuttavia, regala a Mertens una passione incondizionata da parte dei tifosi nei suoi confronti.

"Razzismo? Purtroppo non è una cosa nuova"

In nazionale, Mertens ha avuto modo di parlare anche con Romelu Lukaku, neo acquisto dell'Inter: "Nerazzurri da Scudetto? Sì, hanno fatto un grande mercato, Lukaku è un grande acquisto. Lui voleva venire in Italia, sono felice per lui, segnerà tanti gol e diventerà importante per i nerazzurri. Il tema del razzismo? Purtroppo non è una cosa nuova, ricordiamoci di quello che è successo l'anno scorso con Koulibaly. I tifosi del Napoli poi lo hanno accolto allo stadio intonando il suo nome, speriamo che a Romelu succeda la stessa cosa, anche se di questo non ne abbiamo ancora parlato"


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