Napoli, Gattuso va anche aiutato

Napoli, Gattuso va anche aiutato© LAPRESSE
Roberto Perrone
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Tagsnapoli

Non è solo iella, sia chiaro, però la sfiga, con Gennaro Gattuso, ci vede benissimo. Anche la sfortuna, nella città dotta di scaramanzia, gioca contro Napoli, come tutti, in questo momento, a cominciare da una squadra fragile mentalmente, senza equilibrio, dimentica di se stessa. Rino può riflettere sull’insostenibile pesantezza della iella in occasione dei suoi esordi. Sulla panchina del Milan, il 3 dicembre 2017, subì il pareggio del Benevento (primo punto in serie A) segnato al 95’ dal portiere avversario Alberto Brignoli. Su quella del Napoli, all’avvio della sua nuova avventura, perde al 93’ grazie a un contropiede micidiale dei D’Aversa boys. A questo proposito, per finire con le attenuanti generiche, il Parma per un vernissage è uno dei clienti peggiori da invitare. Solido, compatto, equilibrato, il migliore su piazza nell’antica e dimenticata arte del contropiede.

Detto questo, e detto che Rino sicuramente non sarà contento, forse per lui e per il Napoli è meglio così. Meglio capire che tutto è contro Napoli, dall’assenza di quell’equilibrio, di quella capacità di giocare con grande facilità e serenità che questa squadra aveva costruito nel tempo. Meglio spazzare via le solite litanie dei celebratori dell’allegria (di naufragi) dell’esonero che è sempre decisione difficile e dolorosa, incerta, soprattuto, ma viene accompagnata da una sorta di contentezza, come se fosse un nuovo amore. Invece c’è poco da divertirsi. E infatti la differenza non c’è, il Napoli gioca contro se stesso e la sua storia dal 19 ottobre, ultima vittoria in campionato (2-0) al Verona. Una vittoria avrebbe potuto illudere che l’ilarità ritrovata nel torello versione Gattuso sarebbe bastata per cambiare la parabola di un gruppo assemblato per dare l’assalto alla Juventus e che si ritrova a guardare l’erba dell’Europa dalla parte delle radici. Questa è la peggiore partenza dal 2000-2001, il Napoli è staccato non solo dalla zona scudetto ma anche da quelle conquiste minime che impediscono a una stagione di essere fallimentare. Rino Gattuso inizia senza sconti, né dalla sorte, né da Napoli, né dal Napoli. Piovono fischi, girano facce scure. Rino sa di avere contro tutti. Nessuno ti regala nulla e lui si è sempre sudato ogni conquista. La sua avventura comincia ora, terminati i festeggiamenti e l’allegria dell’esonero di Ancelotti e del cambio al vertice tecnico. Ora si comincia veramente, conviene finire il torello.


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