Napoli, Gattuso: "Orgoglioso dei miei ragazzi. Ora sotto con la Juve"

Il tecnico partenopeo alla vigilia della finale di Coppa Italia a Roma: "Di Sarri mi piace tutto, non lo nego. Il calcio senza tifosi è difficile"
Napoli, Gattuso: "Orgoglioso dei miei ragazzi. Ora sotto con la Juve"© SSC NAPOLI via Getty Images
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NAPOLI - Alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Juventus, Rino Gattuso carica i suoi ragazzi per vincere la coccarda tricolore: "La Juventus ha giocatori con grande mentalità e da tanti anni dà continuità ai risultati. Dovremo essere bravi, rispettarli e utilizzare le nostre armi". Il tecnico del Napoli presenta così la finale di Coppa Italia in programma domani a Roma. "Di Sarri mi piace tutto, non lo nego e l'ho gia' detto - ha spiegato ai microfoni della Rai parlando dell'allenatore della Juventus - Ho visto tanti filmati di come gioca con la linea di difesa, e' stato uno dei primi a scegliere il palleggio nel campionato italiano".Siamo molto soddisfatti adesso abbiamo una finale da disputare contro la Juve che ha sempre fatto bene. Sono orgoglioso dei miei ragazzi che hanno fatto un’ottima prestazione e hanno dimostrato di saper soffrire, è qualcosa di importante” ha aggiunto il tecnico partenopeo. Poi una battuta su Lozano: "Chi è stanco, chi non se la sente, chi non è lucido per me può stare nello spogliatoio. Perde un giorno, non succede nulla - ha rimarcato Gattuso - Non permetto a nessuno di rovinare l'allenamento, quando fischio bisogna dare tutto".

Gattuso: "E' difficile il calcio senza tifosi"

L’allenatore partenopeo racconta il calcio al tempo del Coronavirus, senza tifosi: “Il Covid-19 ha portato via molte persone. E’ cambiato il mondo perché abbiamo toccato con mano qualcosa di brutto, di difficile e ha cambiato la nostra vita. Noi siamo dei privilegiati, siamo fortunati, ma è difficile avere un calcio senza tifosi, manca qualcosa, perché vedere gli stadi pieni ti dà adrenalina, forza, una voglia incredibile”. Poi si schernisce quando gli chiedono del suo gesto di donare parte dello stipendio ai lavoratori del Napoli in cassa integrazione: “Non rinnego le mie origini. Non dimentico da dove arrivo, qual è stato il mio percorso, ed è vero che la fortuna me la sono cercata, però ho avuto di più di quello che ho dato io al calcio. Credo che sia doveroso comportarsi in un certo modo. A me viene facile perché so cosa mi ha dato il calcio e la fortuna che ho avuto e quando posso aiutare qualcuno, lo aiuterò sempre”.


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