Gattuso: “A Barcellona possiamo fare la storia del Napoli”

Il tecnico azzurro, dopo il 2-0 al Sassuolo, si proietta al ritorno degli ottavi di Champions contro i blaugrana: “Ci giochiamo qualcosa di veramente importante anche se ancora siamo…muro a muro con l’ospedale e a un passo dal cimitero”
Gattuso: “A Barcellona possiamo fare la storia del Napoli”© LaPresse
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NAPOLIVince il Napoli per 2-0, ma il Sassuolo batte il record mondiale di gol segnati, prima convalidati e poi annullati dal Var per fuorigioco. Gattuso fa festa con Hysaj e Allan e si porta a un punto dal sesto posto occupato dal Milan: “Nel primo tempo doveva finire con due-tre gol di scarto. Per quello che creiamo e quello che subiamo, prendiamo troppi gol e ne facciamo pochissimi. Partita al 50 e 50? Non sono d’accordo - ha detto il tecnico azzurro a Dazn -. Ho visto un’altra partita allora. Il fuorigioco fa parte del match. Bisogna starci con la testa, giocare 95’, palleggiare non è facile. Dobbiamo essere una squadra pensante. Spesso dopo il primo errore cominciamo a muoverci meno. Fabian ha sbagliato tanto, ci sta. Quest’anno abbiamo fatto tre campionati. Dobbiamo dare minutaggio ai ragazzi, oggi ho fatto riposare Mario Rui. Qualcuno deve riposare, ci sta di giocare al di sotto delle proprie possibilità in questo periodo”.

Gattuso: “Barça? Siamo ancora…muro a muro con l’ospedale”

Demme dà equilibrio, Lobotka sa palleggiare. Sono molto diversi e lo sapevamo quando li abbiamo presi. Inizialmente non eravamo squadra e mi serviva l’equilibrio di Demme, ora a tratti siamo più squadra. Sono contento della prestazione, per questo sono più grintoso del solito. Il Sassuolo vive un ottimo momento, sono risultati importanti. Ha una grande identità, dopo Parma per noi non era facile. Tra due settimane ci giochiamo qualcosa di importante, possiamo entrare nella storia del Napoli. La città non ti aiuta, ci sono belle isole, fa caldo, ci sono tante barche e c’è il mare. Il problema del Barcellona è che ne hanno uno che prende palla, ne salta dieci e mette la palle nel sette. Siamo ancora muro a muro con l’ospedale e a un passo dal cimitero”.


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