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NAPOLI - Eppur si muovono, anche se non sembrerebbe: e non sono voci, né un chiacchiericcio assordante per darsi un tono o riempire questi giorni (vuoti) che conducono sino al 5 ottobre. Quando finirà, tra un po’ perché ormai i granelli di sabbia della clessidra rimasti son pochini, qualcuno tirerà un sospiro di sollievo e qualche altro resterà a guardar le nuvole: è il mercato, mica solo la vita, che regala sogni e qualche volta anche languide illusioni. Arkadiusz Milik se ne sta con il naso all’insù a fiutare il vento: ci sono spiragli che si sono spalancati, arriva una brezzolina da Londra (sponda Tottenham) e poi suggestioni che sembrerebbero surreali, perché conducono al Psg (dove c’è abbondanza di attaccanti: Mbappé, Neymar, Icardi, tanto per fare qualche esempio) e pure nella Madrid dell’Atletico (dove è appena arrivato Luis Suarez e però sussurrano che non si sa bene cosa succederà per Diego Costa).
Il futuro
Il confine tra la realtà e la fantasia, val la pena di convincersene, a volte è labile e Mourinho sembra l’opportunità più autentica e più invitante da cogliere, se al Tottenham riuscissero a far posto in avanti: le sensazioni sono contrastanti, ma intanto non c’è altro da fare per Milik, dopo aver lasciato incredibilmente perdere la Roma, che pregare. Il Napoli ha preparato un piano-B, rinnovo annuale con tanto di clausola, per andargli incontro e magari procedere, all’ultimo minuto, anche con un prestito oneroso: altrimenti, se il nulla continuerà a dominare, il polacco se ne starà a guardare Osimhen, Mertens e anche Petagna e si morderà le dita delle due mani. [...]
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