Grassani furioso: "Asl condiziona il campionato? Il Napoli è indignato"

Il legale del club azzurro sulla mancata partita contro la Juve: “Se il Giudice Sportivo decidesse di dare il 3-0 a tavolino e un punto di penalizzazione, lo sport perderebbe una occasione importante per dare un segnale diverso”
Grassani furioso: "Asl condiziona il campionato? Il Napoli è indignato"© ANSA
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"Quello che mi indigna è che si possa pensare che ci siano Asl che possano condizionare il campionato in base ad un interesse, qui l'unico interesse è la salute della gente". Così a Radio Anch'io Sport il legale del Napoli e esperto di diritto sportivo Mattia Grassani, sulla vicenda della partita 'fantasma' Juve-Napoli. "Quello della Asl - aggiunge Grassani - è un ruolo primario che anche il ministero della Salute riconosce. In caso di quarantena e contatti stretti sono le Asl a decidere, questa è la normativa". "Non è il Napoli che ha scelto di non andare a Torino - sottolinea Grassani - se il Napoli fosse andato a Torino si sarebbe esposto a responsabilità penali e a rischi sanitari. Se domani il giudice sportivo decidesse di dare il 3-0 a tavolino e un punto di penalizzazione al Napoli lo sport perderebbe una occasione importante per dare un segnale diverso. Il Napoli non ha avuto scelta, i giocatori erano pronti a partire".

Grassani: “La Serie A pensi a nuovi format”

"Il calcio è un cantiere aperto e si naviga a vista, non è certo che ci siano le condizioni per arrivare a concludere la stagione, tutto dipende dall'epidemia. Sospensione del campionato? In questo momento non ci sono le condizioni, ma è doveroso pensare a un piano B o a format differenti, come ha fatto l'Uefa per concludere Champions ed Europa League. È successo anche alla Nba e penso siano ipotesi già allo studio anche in Italia”.

Grassani: “Il provvedimento della Asl è chiaro”

"Il campionato si deve disputare ma non a tutti i costi e a discapito della salute delle persone. Per come è scritto, l'attuale protocollo prevede che siano le Asl a decidere se concedere o meno la deroga per viaggiare ai club in caso di positività al Covid. Se vogliamo che cambino le cose, bisogna modificare quel protocollo, ma il ministero si è espresso in modo chiaro: le Asl locali sono gli unici soggetti deputati a stabilire le condizioni della gara. Cosa sarebbe successo se il Napoli avesse dovuto disputare una partita di Europa League? Il provvedimento della Asl è chiaro: il Napoli non avrebbe potuto lasciare il territorio nazionale". Grassani poi è intervenuto anche a Radio Kiss Kiss Napoli: "Siamo di fronte ad un provvedimento dell'autorità sanitaria locale che impone prescrizioni rispetto alle quali il Napoli ha chiesto dei chiarimenti - le parole dell'avvocato - il Napoli ha cinque provvedimenti: due emessi dall'Asl, uno dal capo di gabinetto della Regione Campania e poi ha richiesto ad entrambe le autorità se fossero sicuro. Ieri alle 5 è arrivato il provvedimento dell'Asl di Napoli Nord, con doppia firma. Se il Napoli non avesse ottemperato a questo provvedimento avrebbero vissuto un procedimento penale con grossi rischi. Il Genoa è partito con due positivi, ora ne ha 22".

"Sconfitta a tavolino un attentato al campionato"

La sconfitta del Napoli per 3-0 a tavolino, secondo Grassani, "sarebbe una pagina bruttissima di sport, o meglio non-sport. Sarebbe un attentato al campionato. Tutto è stato deciso prima della gara dalle autorità competenti. Ora bisognerebbe risedersi e riscrivere il protocollo". Il Napoli è già pronto per il ricorso: "Noi siamo ancora davanti al Giudice Sportivo e gli abbiamo preannunciato la nostra intenzione di difenderci, con la possibilità di mostrare questi cinque atti che abbiamo a disposizione - spiega Grassani - il Giudice Sportivo di solito si pronuncia il martedì. Speriamo che non arrivi lo 0-3 a tavolino, vorrebbe dire che ha capito che il Napoli vuole fare chiarezza. C'è stata un po' di disinformazione, dei documenti non sono stati neanche letti da qualche istituzione a cui li abbiamo inviati".


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