Napoli, niente 0-3 a tavolino ma rischio penalizzazione

Rinviata la decisione del Giudice Sportivo sulla partita con la Juve ma c'è il problema protocollo
Napoli, niente 0-3 a tavolino ma rischio penalizzazione© ANSA
Andrea Ramazzotti
5 min

MILANO - Il verdetto del Giudice Sportivo su Juventus-Napoli arriverà verosimilmente all'inizio della prossima settimana. Non oggi come filtrava domenica dalla Lega. Perché? Il club azzurro ieri pomeriggio ha presentato un “preannuncio di reclamo” e con questo ha ottenuto di inviare entro domani una memoria difensiva che sarà analizzata dal giudice Mastrandrea. Se quest'ultimo avesse dovuto basarsi solo sul referto dell'arbitro Doveri e degli ispettori federali, che chiaramente hanno annotato l'assenza allo Stadium degli azzurri, la sconfitta a tavolino per 3-0 e il punto di penalizzazione in classifica sarebbero stati automatici. Stando così le cose, invece, la situazione necessita di tempo per essere “letta” con attenzione. Quello di fronte al Giudice Sportivo non è però l'unico procedimento che il club di De Laurentiis deve fronteggiare: la Procura Federale domenica sera ha infatti richiesto ai dirigenti partenopei una serie di documenti per verificare se, dopo la positività di venerdì di Zielinski, la squadra è entrata nella “bolla” che il protocollo prevede. Per il momento gli 007 federali stanno valutando la relazione inviata dal responsabile sanitario del Napoli e tutte le altre carte in loro possesso, poi decideranno se il club merita di essere deferito e con quale capo d'imputazione. Cosa rischia eventualmente la società di Laurentiis? Una penalizzazione in classifica di uno o più punti stando al codice di giustizia sportiva. Dunque, se da un lato il Napoli potrebbe ottenere di giocare il match contro gli uomini di Pirlo, evitando lo 0-3, dall'altro potrebbe essere penalizzata per non aver rispettato il protocollo. Le parole di ieri sera di Gravina a riguardo suonano come un monito.

Giudice sportivo

La memoria difensiva del Napoli contro lo 0-3 sarà curata dall'avvocato Grassani. Comprenderà le comunicazioni dell'Asl, la richiesta di chiarimenti della società e tutti i successivi scambi di mail. Il tutto volto a dimostrare che l'imposizione di non partire per Torino è stata data dall'autorità sanitaria e che i dirigenti dovevano attenersi se non volevano incorrere in un reato penale. Analizzata la documentazione, il Giudice Sportivo fisserà una data nella quale emetterà la sua sentenza e la Juventus avrà fino a due giorni per inviare a sua volta una memoria difensiva. Verosimile che Mastrandrea deliberi in uno dei primi giorni della prossima settimana piuttosto che venerdì. I tempi, dunque, si allungano. In caso di ricorso, il Napoli andrà alla Corte Sportiva d'Appello, il secondo grado della giustizia sportiva, e non direttamente ai tribunali ordinari. Per arrivare al Cas, se ce ne sarà bisogno, serviranno altre due-tre settimane dopo il dispositivo di Mastrandrea.

Figc, inchiesta sul Napoli e sulla corretta applicazione dei protocolli

Procura federale

Il secondo procedimento, quello sul rispetto o meno del protocollo, è più complicato e forse più lungo. In questo caso il Napoli ha già inviato i documenti richiesti dalla Figc e ora aspetta che siano valutati. In via Allegri hanno il sospetto che i giocatori non siano andati in “bolla” dopo il tampone positivo al Covid di Zieliski (venerdì). Tutti sarebbero rientrati nelle rispettive abitazioni rischiando di infettare anche i familiari. I calciatori entreranno oggi nella “bolla”, con cinque giorni di ritardo rispetto a quanto avrebbe previsto il protocollo. La Figc dunque potrebbe muovere al club qualche contestazione “pesante” e, in caso di colpevolezza, potrebbe addirittura arrivare una penalizzazione in classifica. [...]

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