Paolo Cannavaro, clamoroso sfogo dopo l'esclusione dalla stazione Mostra-Maradona

L'ex capitano non ci sta: "Ho fatto 278 partite in azzurro, ho alzato un trofeo dopo 22 anni e mi hanno ignorato a pochi passi da casa mia"
Paolo Cannavaro, clamoroso sfogo dopo l'esclusione dalla stazione Mostra-Maradona
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La stazione Mostra-Maradona della ferrovia Cumana di Napoli fa discutere da giorni e le polemiche di certo non si affievoliranno con l'ultimo sfogo "gridato" via social. Dopo Alessandro Renica, infatti, a scrivere parole "di fuoco" per l'esclusione dai 130 pannelli della "Hall of Fame" azzurra è Paolo Cannavaro. L'ex capitano del Napoli non riesce a trattenere il turbinio di emozioni e affida ad Instagram il proprio pensiero sulla questione.

Le parole di Paolo Cannavaro

Di seguito le parole di Paolo Cannavaro, accanto ad una foto che lo vede alzare al cielo la Coppa Italia nel 2012. Un trofeo che, come sottolinea lui stesso, mancava da 22 anni, vinto contro la Juventus dopo il 2-0 firmato da Cavani (rigore) e Hamsik: "Forse 278 presenze con la maglia Azzurra, riportare la squadra del cuore da anni bui ad anni splendenti, vincere un trofeo dopo 22 anni di astinenza oppure essere capitano del Napoli per tanti anni, non sono validi motivi per essere semplicemente raffigurato su un pezzo dei 130 pannelli a disposizione in una stazione metro, tra l’altro a pochi passi da casa mia. Non sono dispiaciuto per non essere lì insieme agli altri ne tanto meno voglio elemosinare una raffigurazione, ma sono dispiaciuto per chi si dispiace al posto mio, per chi mi contatta da giorni e si meraviglia della mia assenza.... grazie a tutti e sempre FORZA NAPOLI".


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