Napoli, Gattuso: “Ho la miastenia, ma tranquilli. Non muoio”

Il tecnico azzurro dopo l’1-1 contro il Torino, arrivato nel finale grazie al capolavoro di Insigne: “I ragazzi mi sono stati vicino, sono un tipo cazzuto. Anche se in giro hanno detto che mi restava un mese di vita”
Napoli, Gattuso: “Ho la miastenia, ma tranquilli. Non muoio”© Getty Images
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"Siamo arrivati scarichi, stanchi. Lozano ha fatto un miracolo, ci mancano tanti giocatori. Ci teniamo stretto questo punto. Negli ultimi dieci giorni non abbiamo gestito bene, bisogna sempre inventarsi qualcosa. Quando si gioca ogni tre giorni per quattro mesi ci sta, adesso recuperiamo un po’ di energie e guardiamo in avanti". Il capolavoro di Insigne in pieno recupero ha salvato il Napoli di Gattuso nell’1-1 contro il Torino allo Stadio Maradona. Il tecnico azzurro ha ‘lamentato’ il notevole dispendio di energie fisiche: “La sentenza del Coni ci ha dato qualcosa in più? Non basta, bisogna avere le gambe, i muscoli pronti. In questo momento non ci siamo. Anche quello che è successo a me, da 10-12 giorni non sono me stesso - ha dichiarato a Sky Sport -. Faccio un appello a chi non riesce a guardarsi allo specchio: la vita è bella”.

Gattuso: “Voglio essere uno cazzuto"

Se non sono arrivati i risultati è anche per il problema che ho avuto. Però sono vivo, ho sentito dire in giro che avevo un mese di vita (ha detto ridendo, ndr). È una malattia autoimmune, mi è venuta per la terza volta. Ma passerà. L’occhio andrà al suo posto. Tornerò più bello. Osimhen? È un giocatore importante, ha caratteristiche che fanno la differenza. Oggi non abbiamo sofferto tantissimo, però abbiamo fatto troppo poco per impensierire il Torino. Non siamo brillanti. Ci dispiace anche per Lozano, bisogna ritrovare i giocatori di qualità al 100%. I ragazzi mi sono stati vicino, negli ultimi giorni sto un po’ meglio, ma sono stato molto affaticato. Solo un pazzo come me può stare in piedi. A me non piace farmi vedere in questo modo e vedere gente che un po’ si emoziona nel vedermi così. Voglio essere uno cazzuto, non mi piacciono questi momenti qui perché nella vita c’è di peggio. Se non ci sarò più, spero di sparire su un campo di calcio”.


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