D'Amico: "Italiano al Napoli? Sì, è nato pronto"

L'agente: "Ha fatto bene in qualsiasi categoria ed è maniacale. Champions? Per me ci vanno gli azzurri"
D'Amico: "Italiano al Napoli? Sì, è nato pronto"© ANSA
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NAPOLI - "Il calcio è la terza o quarta azienda italiana, paga le tasse come una società profit normale. Da una parte quindi si può fare una narrazione ma dall'altra il calcio è anche importante per il fattore sociale e politico. Non dimentichiamo che le vittorie sportive creano evaluation anche per chi ci mette la faccia. Chiaramente la pandemia ha fatto venire meno gli incassi e c'è un momento di difficoltà". Con queste parole ai microfoni di Radio Marte l'agente Andrea D'Amico ha "fotografato" la situazione economica dell'azienda calcio in tempi di Covid, prima di presentare il prossimo impegno del Napoli, chiamato alla vittoria in casa dello Spezia dopo il passo falso con il Cagliari. "Lo Spezia giocherà all'arma bianca. Galabinov? Lui è stato sfortunato, aveva segnato molto ed era il capocannoniere dello Spezia e persino della Serie A. Poi ha avuto l'infortunio e ha recuperato. Giocando con la Nazionale bulgara ha dimostrato di essere un buon giocatore. Sono sicuro che la salvezza può passare anche dai suoi gol".

"Italiano al Napoli? È nato pronto"

E ancora: "Il Napoli punta all'obiettivo della Champions League, che giustifica gli investimenti di budget. E' importante la Champions League perché valorizza il patrimonio giocatori, si tratta di una vetrina importante. Da 30-40 anni a questa parte, ogni giocatore che abbia fatto bene poi dopo è stato venduto a molti più soldi dopo la Champions. Quindi è un modificatore". Su Vincenzo Italiano, tecnico dello Spezia e da tempo inserito nella lista dei possibili eredi di Gattuso al Napoli: "Italiano pronto per la Champions e il Napoli? Vincenzo ha dimostrato di essere nato pronto, quando è arrivato a Verona ha fatto bene in qualsiasi categoria, poi dopo da tecnico ha vinto 3 campionati di fila e ora vuole mantenere lo Spezia in Serie A. La tensione maniacale che dà il suo lavoro non lo farebbe sentire a disagio con un contesto importante come quello. Lui è maniacale, non lascia passare gli atteggiamenti sbagliati. Tutti i grandi allenatori erano quasi tutti centrocampisti e questo non è da sottovalutare. Chi va in Champions? Io dico che il Napoli ci va".


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