Le metamorfosi di Gattuso: così ha evoluto il suo calcio. L'analisi

Dalla difesa d'acciaio del Pisa al club dei 100 gol del Napoli, passando per il Milan: Rino è un tecnico che studia, s’aggiorna e adatta il suo credo ai giocatori che ha. Rigenerandoli
Fiorentina: Gattuso in pole© FOTO MOSCA
Alberto Polverosi
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Il campionato 2020-21 sta terminando all’insegna di tre allenatori: Pioli, Gasperini e Gattuso. Nell’ultimo periodo, nessun altro ha abbinato risultati e gioco come Milan, Atalanta e Napoli. Fanno parte del club dei 100 gol stagionali (a Pioli ne mancano ancora 4 per l’iscrizione ufficiale) e nelle ultime 5 giornate di Serie A in tre hanno segnato 44 gol. Appartengono a tre generazioni diverse, Gasperini ha 63 anni, Pioli 55, Gattuso è il più giovane, anzi, è proprio giovane come allenatore, ha venti anni meno del suo collega atalantino ed è questo uno dei motivi che rendono particolare il suo momento. A 43 anni, dopo una stagione che sembrava destinata a una delusione, è vicino a un obiettivo di grande prestigio. Gattuso ha avuto la forza di ribaltare la situazione e di trasformare i mancati successi (in Europa League, in Coppa Italia e nella gara di Supercoppa) in energia positiva. La sua intera carriera da allenatore, iniziata a soli 35 anni a Sion, è stata una continua trasformazione, fino a raggiungere il punto più alto, sul piano tecnico, in questi tempi napoletani.

Gattuso, la trasformazione

Dopo Sion c’erano state altre due false partenze, a Creta e a Palermo. Il vero inizio è quello di Pisa, in Serie C. Secondo posto e promozione diretta in B col quinto attacco del campionato. L’anno dopo, in B, Pisa ultimo (per ragioni legate alla situazione economica del club) col peggior attacco. Era giovanissimo, ma passava per un tecnico della vecchia scuola, prima di tutto non prenderle. Al primo anno di Milan i primi cenni di cambiamento, al secondo un altro passo avanti nel gioco, fino ad arrivare a Napoli, dove il calcio di Gattuso ha preso piede attraverso il palleggio e una continua e troppo insistita (secondo noi) costruzione dal basso

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