Spalletti al Napoli: ecco tutte le cifre dell'operazione

Il tecnico ha firmato un biennale a circa tre milioni di euro a stagione. Il club venderà uno o due pezzi pregiati ma poi si attiverà sul mercato in entrata. Il 15 luglio al via il raduno a Dimaro
Spalletti al Napoli: ecco tutte le cifre dell'operazione© ANSA
Antonio Giordano
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Un contratto non si firma così su due piedi, soprattutto se dentro tutte quelle pagine ci sono cavilli e clausole da dover (ri)sistemare: però una sfida non può cominciare senza aspettare che arrivi la fumata bianca. Luciano Spalletti ora che ha firmato sa bene cosa l’aspetta, in questo biennio in cui vorrà probabilmente rifarsi di quello precedente, consumato standosene a casa, però depotenziato da una passione. Ma ora si può ripartire e dopo aver messo ordine in quel brogliaccio ch’è stato svelato nei punti e nelle virgole, l’idea è limpidamente stampata tra le righe bianca: in silenzio, o magari sussurrandoselo, per cominciare gli piacerebbe tanto almeno rientrare ad essere protagonista tra le prime quattro, ruolo che il Napoli ha assaporato solo nel finale di stagione, dalla trentacinquesima alla trentaseisima, uscendo poi defintivamente alla trentottesima, quella di una sentenza che ha sottratto dai conti del club 50 milioni di euro

Le cifre del contratto di Spalletti

I dettagli, si sa, rappresentano elementi marginali (ma non sempre trascurabili), di una trattativa che non si è chiusa per sfinimento, anche se quattro giorni non sono pochi: il Napoli e Spalletti si sono detti ciò che dovevano, hanno avuto modo di disquisire sulla durata dell’accordo, sulla entità economica (che oscilla intorno ai tre milioni di euro) e poi hanno sistemato gli autografi utili per dare validità ad un rapporto nuovo. Carteggio pronto, valutato dai legali, correzioni apportate e Spalletti-day ufficialmente datato per venerdì 28 maggio: comincia adesso la sua avventura, densa di motivazioni, anche di aspettative.

Quando comincerà l'era Spalletti al Napoli

Luciano Spalletti, l’allenatore scelto dopo un lungo, anche estenuante tour de force che ha costretto ad attraversare mezza Europa, è quindi il tecnico del Napoli, con il quale entrerà fisicamente in contatto il 15 luglio a Dimaro-Folgarida, nella prima tranche di un ritiro che poi avrà una sua seconda fase a Castel di Sangro già in calendario per agosto. Tra l’uno e l’altro periodo, probabili amichevoli a Londra con l’Arsenal e in Francia con il Lione. Ovviamente, Adl e Spalletti hanno avuto modo di chiacchierare del progetto, della necessità di tagliare i costi - leggasi la voce monte ingaggi - ma anche di incassare danaro fresco per fronteggiare la crisi e quel vuoto da 50 milioni di euro determinato dal quinto posto: i gioielli che interessano, che hanno un mercato autentico, sono Meret, Koulibaly, Fabian Ruiz e Lozano, ma uno o al massimo due dovrebbero rientrare tra i sacrifici da affrontare, per dare il via ad un ciclo nuovo. Poi c’è l’incognita Insigne: contratto che scade tra dodici mesi, una imprudenza che si è ripetuta dopo che Milik ha avuto la possibilità di essere ceduto ad un valore nettamente inferiore da quello di mercato e Hysaj e Maksimovic si sono addirittura svincolati a parametro zero. Ma un capitano, non può restare in quel limbo, senza correre il rischio poi di doversi imbattere in questioni psicologiche al primo incidente di percorso. Però questo è il giorno di Spalletti: benedetti toscani, dirà qualcuno...


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