NAPOLI - Prima di mettersi a sedere, c’era già un’idea: e poi dopo, avendo steso un piano, quello che in genere si chiama "progetto", ne sono nate altre. Perché quando c’è tempo davanti a sé, conviene non perderne troppo, e tracciare su fogli bianchi ciò che sa di sogno. Il Napoli che verrà, made in Luciano Spalletti, è già stato più o meno disegnato, porta dentro di sé quel ch’è noto (la necessità di trovare un esterno sinistro) e di immaginare quel che accadrà, in questa estate calda, forse torrida, però tremendamente eguale alle altre. C’è una squadra che ha talento in abbondanza, sgorga in ogni zona del campo, ma a un rabdomante - persino in quanto tale - è sottratta la possibilità di scorgere dove sia la sorgente d’un corso d’acqua così limpido. Ci sono i Koulibaly e anche i Fabian Ruiz, ci sono gli Insigne e pure i Lozano, ci sono - tra le ombre di questo trimestre - possibili acquirenti e pericoli dunque ingovernabili, come off erte che seducono a prima vista: però esiste un solco e va inseguito.
Napoli, la svolta
L’esterno sinistro, già, quello che possa lenire il dolore lancinante che s’avverte su quella fascia da quando Ghoulam non è più stato lui: Cristiano Giuntoli ha avuto modo di osservare l’Europa, forse il mondo, da Castel Volturno e a Lille, in Francia, ha lasciato che mettessero le tende i suoi 007 per capire quanta forza e quanta esplosività contenesse in sé Reinildo Mandava, ventisette anni appena compiuti e un titolo che può sentire tutto suo grazie a quelle ventinove presenze che ne hanno fatto un titolare di Galtier. È un’ipotesi concreta, solida, una trattativa che è nata nelle settimane scorse, quando a Napoli è arrivato il management del laterale basso che ha relazioni soddisfacenti.
Obiettivo De Paul
Ma il colpo, e lo sarebbe per davvero, si chiama Rodrigo De Paul, già richiesto in epoca non sospetta all’Udinese quasi per dare il senso di strappare un’opzione, fosse anche morale. C’è la fila dietro ad un centrocampista che ha piedi buoni ed una personalità abbagliante e il destino è racchiuso nella quotazione, ritenuta ancora rilevante, che in Friuli viene assegnata a quel genietto privo di fronzoli, essenziale pure nei dribbling.
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