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Tutte le strade portano in Olanda: ad Amsterdam o a Rotterdam o dove ci sia un calcio che piace, intrigante nella sua verticalità, nel palleggio, nella varietà di talenti che produce. E in questo pazzo, pazzo, pazzo mercato, in cui tutto sa ancora di niente, la via maestra conduce di nuovo lì, in un mondo un po’ orange e un po’ no, scoperto - e non per caso - nel 2013, riattraversato poi nel tempo - e continuamente - per andarci a pescare la meglio gioventù. Ci saranno (almeno) due ruoli da coprire e Cristiano Giuntoli, dal proprio data base, ha tirato fuori un po’ di nomi ch’erano già adagiati nella propria memoria: l’Olanda ha gioiellini in quantità (persino) industriale, ed altri ne ha accolti, quindi conviene stare aggrappati ai ricordi e alle relazioni più recenti, a ciò che è rimasto impresso agli uomini dello scouting.
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Koopmeiners se partisse Fabian
In giro non ci sono soldi, non se ne vedono, ma non mancano le opzioni e le strategie: se il Napoli dovesse cedere Fabian, uno per il quale il mercato si può spalancare da un momento all’altro, converrà tenere d’occhio Teun Koopmeiners, ventitré anni appena eppure già 150 partite con l’AZ Alkmaar, vede la porta (eccome) avendone fatti quindici di gol, ha una personalità forte, e una tendenza a giocare nella coppia di mediani davanti alla difesa, in quello che si chiama 4-2-3-1, il calcio di Spalletti. È un indiziato, per il momento, per questa lunga estate da consumare nella penombra, aspettando che qualcosa succeda. Però l'Olanda magneticamente attrae, lo dice, nel suo piccolo, anche il passato.
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