Napoli, Fabian Ruiz è l'uomo in più per Spalletti

Lo spagnolo non dovrebbe partire: è indispensabile a centrocampo dopo il ko di Demme. Cresce l’idea Vecino in prestito
23 - Fabian Ruiz (45 mln)© LAPRESSE
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L'uomo in più è un giovanotto spagnolo di 25 anni che Luciano Spalletti aveva già conosciuto da avversario: Fabian Ruiz. Fabian, per il mondo del calcio: nome arcinoto del mercato del Napoli, facciamo anche un gioiello in vetrina che dopo un paio di mesi senza offerte, senza proposte ritenute congrue dal club potrebbe diventare un acquisto fatto in casa. Sì, la strada sembra quella: ogni giorno che passa, la permanenza del centrocampista della Nazionale spagnola si avvicina sempre più.

Fabian, fondamentale per sostituire Demme

Certo, il mercato è imprevedibile e tutto può accadere in un clic, in un amen di milioni, ma per il momento gli estimatori del genere tipo il Barcellona non sono andati al di là di qualche chiacchierata poco costruttiva e poco milionaria. Buone notizie per Spalletti, insomma, soprattutto perché alla luce del mancato riscatto di Bakayoko e dell'infortunio di Demme, la situazione del centrocampo è praticamente obbligata: in questo momento, in attesa di conoscere il destino dei ragazzi Gaetano e Zedadka, a disposizione immediata e di comprovata esperienza internazionale ci sono Lobotka, Elmas, Zielinski e Fabian. Appunto: l'uomo in più. E allora, vamos Ruiz: giugno e luglio in copertina, in attesa di una congrua offerta mai pervenuta, e poi alla fine agosto. Il mese di una verità incontrovertibile: Fabian è ancora un giocatore del Napoli e sempre più probabilmente tale resterà entro la fine degli affari. Giova ripetersi: il mercato del calcio è una scienze inesatta e tutto può cambiare all'istante, però gradualmente i corteggiatori dell'alfiere della Roja hanno fatto altre scelte (vedi il Psg con Wijnaldum) oppure hanno dovuto fronteggiare situazioni debitorie miliardarie (tipo Real e Barça). Fatto sta che Ruiz, dopo aver svolto le visite e i test atletici, da ieri ha cominciato a lavorare al centro sportivo di Castel Volturno con i compagni. E con Spalletti. Il più felice di tutti: dopo l'infortunio di Demme, e con il fronte degli acquisti bloccato da esigenze di bilancio, il recupero di un uomo del suo calibro vale un colpo a prescindere dal disegno tattico (4-2-3-1 o 4-3- 3, il disegno più gettonato dall'uscita di Diego il tedesco).

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