L'avvocato: "Napoli, c'è un precedente che può salvare Osimhen"

I partenopei puntano alla riduzione ad una sola giornata di squalifica per avere l'attaccante contro la Juventus
L'avvocato: "Napoli, c'è un precedente che può salvare Osimhen"© FOTO MOSCA
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NAPOLI - Tiene ancora banco la vicenda legata alla squalifica di due giornate inflitta al centravanti del Napoli Osimhen. L'avvocato Mattia Grassani, legale degli azzurri, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte ha dato qualche speranza ai tifosi partenopei: "Abbastanza forzato che si possa pensare all'annullamento delle due giornate di squalifica - ha ammesso il legale - ragioniamo nell'ottica di non averlo utilizzabile per la prossima e ci concentreremo esclusivamente sulla seconda giornata di gara e sulla cancellazione dell'ammenda". L'obiettivo del Napoli è dunque quello di avere l'attaccante a disposizione per la sfida contro la Juventus. "L'accesso agli atti non è stato ancora proposto - ha proseguito Grassani - anche perché la pausa della Serie A per le Nazionali consentirà di affrontare il tema con maggiore calma e approfondimento. Il primo step - scelta o meno dell'accesso agli atti - scade alle 48 ore successive alla data di comunicazione della decisione. Quindi domani il Napoli dovrà calare le carte e decidere se presentare o meno la richiesta per valutare la ricostruzione data per la decisione del Giudice Sportivo. La possibilità che il Napoli proceda al ricorso è più che un'ipotesi, prepariamoci alla battaglia".

Il precedente da studiare: Immobile-Vidal

La strategia dell collegio difensivo del Napoli si basa su un caso ritenuto similare ma che ha ricevuto una sanzione molto minore. Protagonisti dell'episodio in questione Ciro Immobile della Lazio ed Arturo Vidal dell'Inter: "La motivazione del Giudice Sportivo adottata sul caso Immobile-Vidal - ricorda l'avvocato - allora fu una giornata di squalifica e ammenda di 10.000, nel nostro caso invece due giornate e 5000 euro. In quel caso si parlò di condotta gravemente antisportiva, cosa che non rientra nel caso Osimhen. La giurisprudenza sportiva del Giudice Sportivo in Serie A ne ha presentati altri di casi. Questo è quello più recente e maggiormente sovrapponibile. In quel caso si trattò di una manata a gioco fermo. Nel nostro ricorso ci sarà anche la circostanza che il pallone non era assolutamente fuori dalla distanza di gioco di Osimhen stesso, quando lui si libera dalla presa altrettanto irregolamentare dell'avversario il pallone poteva essere colpito da Osimhen, nel caso di Immobile no". Dunque per il Napoli uno stesso episodio è stato valutato utilizzando due pesi e due misure: "Se in una fattispecie simile - spiega Grassani - vengono date due giornate, qualche criterio di uniformità non ha funzionato. C'è una sbavatura nell'applicazione della sanzione. Quello che conta, da valutare, riguarda il fatto che a pallone in svolgimento un gesto non violento ma finalizzato alla liberazione. Tesi complottistiche le escluderei - ha concluso - un errore ci può stare. Ma è importante che venga corretto in corso d'opera. Una volta interpretate le parole del signor Aureliano ci regoleremo".


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